Pop art e Andy Warhol: riassunto

La pop art, Andy Warhol e i fumetti di Lichtenstein: riassunto (1 pagine formato txt)

Appunto di lollo293

POP ART E ANDY WARHOL: RIASSUNTO

La Pop Art.

Andy Warhol
. "Non leggo mai,guardo solo le figure" e "se volete sapere tutto su di me,non avete che da guardare la superficie dei miei quadri,i miei film e me stesso.Sono due famose frasi di Andy Warhol quelle più divulgate della sua non ideologia e che meglio rappresentano un aspetto assai tipico della nostra epoca,quell'edonismo americano,cioè,che è riuscito ad unificare, grazie alla Pop Art ,vari miti contemporanei:il "sogno americano" dell'arte come successo e la cultura come facile emulazione di quella popolare più diffusa,e non di quella"alta" e noiosa delle elitès intellettuali.Le prove di una vera e propria ossessione che l'artista ebbe  nel registrare con tutti i mezzi,apparetemente senza alcuna volontà di messaggio,il mondo che lo attorniava.Registrazioni su nastro,foto di cabine automatiche,polaroids,films,tutto quello che ha l'aria di fissare il reale cosi com'è,affascinava Warhol, fornendo l'apparente substrato di ogni sua operazione artistica,che con un minimo di supporto tecnico-estetico diventava poi la sua pittura.

Pop art: tesina

POP ART ANDY WARHOL MARILYN MONROE

La prima produzione di Andy Warhol,dagli anni 50 fino al 1960,sembra apparentemente molto frivola,legata com'è da una parte,al mondo dell'illustrazione e della grafica pubblicitaria e dall'altra ai disegni di tematica esplicitamente gay.L'artista individua fin dalla sua infanzia i suoi temi preferiti,che costituiscono per lui l'oggetto di ossessioni,come di collezioni maniacali.Fin da piccolo,ad esempio,Warhol comincia a collezionare foto autografate di stelle del cinema,che saranno poi,dalle Marilyn e dagli Elvis del 1962,e dalle Jackie Kennedy a Liz Taylor dell'anno successivo,uno dei soggetti più ricorrenti ,e più fortunati,della sua arte.Verso l'inizio degli anni  Sessanta,Warhol disegna già molti dei soggetti che lo renderanno celebre:ritratti di attrici,riproduzioni di immagini pubblicitarie ed anche le sue Campbell's soup cans.Ma è solo nel momento in cui,per rappresentare gli stessi oggetti,userà telai serigrafici,prestando loro un aspetto del tutto artificiale e seriale,che questi cominceranno ad avere successo,fino ad andare letteralmente a ruba,quasi come se la loro assoluta indistinguibilità ne incarnasse veramente la sostanza.

POP ART ANDY WARHOL FUMETTI

Non è casuale che le prime tele propriamente Pop dell'artista,dipinte ad olio o acrilico su tela siano grandi riproduzioni realistiche di Cartoon o di fumetti. Poi la scoperta di avere un concorrente, Roy Lichtenstein lo induce a rinunciare definitivamente a questi oggetti.E forse proprio la sua esperienza di disegnatore commerciale e pubblicitario,lo spinge ad occuparsi di una gamma sempre più circoscritta d'immagini.
La svolta Pop di Roy Linchtenstein avviene quando entra in contatto con Warhol nel 1961.Lichtenstein parte dall'analisi di una vignetta qualsiasi,possibilmente banale e di per sè poco significante, e ne  ingigantisce a dismisura le dimensioni.Questa abnorme dilatazione di un'immagine nota,sulla quale spesso scorriamo lo sguardo con veloce indifferenza,ce la ripropone in modo nuovo e incosueto.

I fumetti di Lichtenstein non sono inventati,ma riprendono modelli reali della stampa di diffusione sottoponendo tuttavia le immagini ad alcune variazioni,atte a esaltare la particolarità del segno e delle colorazioni.

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