Riassunto su Edgar Degas: vita e opere

Vita e opere di Edgar Degas, pittore e scultore dell'impressionismo francese (1 pagine formato docx)

Appunto di sarascantamburlo

EDGAR DEGAS: VITA E OPERE

Degas ha origini nobili, frequenta anche Louvre.

Suo padre è un banchiere e gode di un grande benessere economico per un certo periodo della sua vita. Dopo il fallimento della banca del padre, inizia a dipingere a scopo di lucro e non più per passione. Se prima era lui ad aver aiutato economicamente gli impressionisti del suo gruppo, ora è lui ad aver bisogno di aiuto, infatti gli impressionisti sono ammirabili sotto questo punto di vista, sono un gruppo molto unito.
Quando era giovane, e quindi ancora benestante, compie un lungo viaggio in Italia e dice di cercare: “Lo spirito di Mantegna e il colore di Veronese”.
Il colore di Veronese era già stato studiato da Delacroix, famoso per l’uso che faceva del colore, usando colori forti e accesi spesso con una simbologia particolare. Dicendo “Lo spirito di Mantegna” intende il suo interesse per il disegno e per il segno.

Edgar Degas: vita e opere

EDGAR DEGAS: OPERE

A Firenze dipinge La famiglia Bellelli. Lui rappresenta la famiglia all’interno dell’abitazione, tema trattato spesso, soprattutto dai fiamminghi che davano importanza non solo al ritratto, bensì anche allo sfondo del quadro, spesso paesaggi o interni di case. Egli però aggiunge ai tipici ritratti fiamminghi all’interno, i rapporti umani interpersonali tra i membri della famiglia. Il padre guarda verso il basso e la madre fissa avanti, atteggiamento insolito per una famiglia che si fa ritrarre. La madre abbraccia una delle due figlie mentre l’altra rimane in mezzo ai membri della famiglia. Degas non rispetta la facciata della famiglia, normalmente una famiglia doveva venire rappresentata perfetta, senza segni di squilibrio o di problemi per dare una buona impressione a coloro che la vedevano, chi vede il quadro intuisce che ci sia qualcosa di insolito nella loro situazione famigliare.

DEGAS PITTORE

Il riflesso nello specchio, tema molto trattato, ci mostra che c’è un’altra realtà, diversa dalla nostra, partecipando al quadro. Dietro la testa della donna appare un altro quadro, un bozzetto di Degas stesso.   Opera considerata moderna.
Torna a Parigi.
Uno dei suoi punti di riferimento è Ingres, che da importanza al disegno e alle linee e gli suggerisce di usare la sua memoria per dipingere. Per giungere al reale devo passare dal ricordo che ho della cosa. L’immaginazione e la memoria devono lavorare insieme. L’impressione non è più l’impressione di qualcosa che sto guardando, bensì l’impressione che mi è rimasta impressa nella memoria, quello che ricorderò e che dipingerò sarà quello che è davvero importante. Degas ammette senza problemi che la sua arte non è spontanea e dice che tutto quel che da è frutto dei suoi studi e delle sue considerazioni. Le sue opere sono frutto di un lungo processo che prevede bozzetti a matita e dopo di che un lungo lavoro nel suo studio, per questo motivo egli non dipingerà mai “En-plein-air”. 

DEGAS: CAVALLI

Dopo il 60 si interessa ai cavalli e alle corse (Pagina 210), studiando le foto pubblicate sui giornali, egli studia il galoppo e il movimento dei cavalli, da cui ne trae anche sculture particolari. Dipinge le corse con un taglio cinematografico , dipinge sempre i momenti prima o dopo una corsa, i momenti di preparazione o quelli di riposo, mai durante una corsa. E dipinge i cavalli da vicino, non dalle tribune, è in mezzo ai cavali, fa un bozzetto, uno schizzo a matita e poi lo sistema a casa. Nello stesso modo non dipinge quasi mai le ballerine durante uno spettacolo, le dipinge nei momenti precedenti o successivi, oppure durante le prove di danza.

EDGAR DEGAS: VITA IN BREVE

L’ultima parte della sua vita la dedica alla rappresentazione di donne a pastelli, siccome aveva avuto un calo della vista e colorare coi pastelli era molto più facile che colorare con colori ad olio. Egli stesso sostiene di rappresentare le donne come se le stesse spiando dal buco della serratura, il nudo infatti non viene rappresentato in modo accademico, le donne non sono mai in posa ma hanno un atteggiamento naturale. Capiamo dai dipinti anche le condizioni igieniche del tempo, le case non avevano infatti acqua corrente, e ci si lavava con una tinozza e una brocca, facendosi delle spugnature. Questo è senza dubbio un modo moderno di rappresentare le figure.
Dopo la sua morte vengono trovare nella sua stanza figure di cera. Preferisce la cera perché dice che fare figure in bronzo che dureranno poi un’eternità è una responsabilità troppo grande. Ciò nonostante queste figure verranno poi rifatte in bronzo dopo la sua morte. Sono figure rappresentati passi di danza veri, che egli studiava all’opera. Alcune delle sue sculture sono anche vestite.