Futurismo, arte: riassunto su Boccioni, Sant'Elia e Balla

Futurismo nell'arte: riassunto e caratteristiche di Umberto Boccioni, Antonio Sant'Elia e Giacomo Balla (3 pagine formato doc)

Appunto di nun96

FUTURISMO ARTE: RIASSUNTO SU BOCCIONI, SANT'ELIA E BALLA

Futurismo nell'arte: Boccioni, Sant'Elia e Balla.

Il vero esordio del futurismo avviene a Parigi nel 1909 con la pubblicazione del Manifesto del Futurismo di Filippo Tommaso Marinetti, poeta italiano nato il 22 dicembre 1876 ad Alessandria d’Egitto. Egli sostiene una battaglia artistica sostenendo la modernità del verso libero, cioè liberato dall’uso della metrica e della rima.
La scelta di esordire a Parigi è strategica poiché in questi anni la capitale francese è riconosciuta come capitale internazionale dell’arte e della cultura. Il Manifesto del Futurismo si scaglia contro la cultura italiana, legata alla tradizione letteraria accademica e vincolata ad un pensiero conservatore, proponendo undici punti programmatici. Nasce così una nuova poetica orientata verso il vitalismo già presente in Europa, fondata su dinamismo, velocità, sintesi e forza.

Futurismo nell'arte: riassunto

FUTURISMO ARTE CARATTERISTICHE

Sono questi i valori assunti dal Futurismo in ambito artistico, così come in ambiti culturali riguardanti la concezione stessa della vita. Il primo impegno futurista è dunque quello della distruzione dei valori e delle vecchie concezioni. Si arriva ad una ricerca esasperata della provocazione che porta il vitalismo futurista ad esaltare addirittura la guerra come “sola igiene del mondo”. Vero tema centrale del Manifesto è la nuova estetica legata alla tecnologia e al suo principale strumento di diffusione: la macchina. Essa rappresenta infatti la nuova protagonista dell’epoca contemporanea ed la manifestazione per eccellenza della velocità. Tra gli espedienti propagandistici più efficaci vi sono le serate futuriste, ovvero spettacoli a metà tra la rappresentazione e il comizio, consistenti in declamazioni di poesie, esecuzioni musicali, letture di manifesti e proclami.

Futurismo e Boccioni: riassunto

FUTURISMO BOCCIONI

È proprio in occasione di una di queste serate che viene reso noto il Manifesto dei pittori futuristici (8 marzo 1910), al quale farà seguito il Manifesto tecnico della pittura futurista, entrambi firmati da Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Giacomo Balla e Gino Severini.
1.    Nel manifesto dei pittori futuristici vengono ribaditi contenuti teorici ed il rifiuto della tradizione della pittura accademica e convenzionale.
2.    Nel manifesto tecnico ci sono indicazioni più pratiche. Principio basilare della pittura futurista è il rapporto tra immagine e movimento.
A differenza delle altre avanguardie storiche, il Futurismo persegue una visione estetica globale, che oltrepassa i campi dell’arte e della letteratura, per coinvolgere tutte le varie forme di espressione e comunicazione, fino all’esperienza politico sociale.
Principali opere Futuriste:
•    Dinamismo di un automobile: è un opera di Luigi Russolo dipinta tra il 1912-13 con olio su tela. In questo dipinto è rappresentata un’automobile in movimento. Sono presenti le linee-forza che sono costituite da cunei acuti che vanno da sinistra a destra che danno l'idea della penetrazione dell'oggetto nell'aria. In questo modo l’artista riesce a imprimere all’opera velocità e dinamismo anche con l’uso di tonalità cromatiche forti, e più in particolare l’uso del rosso, blu e giallo che si alternano con violenza.

Futurismo nell'arte: tesina terza media

FUTURISMO BALLA

Bambina che corre sul balcone: Bambina che corre sul balcone, sicuramente una delle opere più famose di Giacomo Balla (1912), trae spunto da un soggetto di natura quotidiana: il pittore ha, infatti, fissato sulla tela la corsa di una bambina lungo un balcone. Le aste verticali e orizzontali del parapetto e le singole parti del corpo della ragazzina in movimento si sovrappongono senza interruzione, fondendosi in un'unica visione dinamica. L'artista riproduce lo spostamento veloce e continuo della bambina ripetendo più volte, in posizioni diverse ma sempre molto ravvicinate, la stessa forma: il tacco e la punta dello stivaletto, gli spigoli, rivolti in direzioni diverse, di ginocchio e gomito piegati, la rotondità della testa.