Opere di Umberto Boccioni: Stati d'animo, La città che sale e Forme uniche della continuità nello spazio

Descrizione e analisi delle opere fondamentali di Umberto Boccioni: Stati d'animo, La città che sale e Forme uniche della continuità nello spazio (2 pagine formato doc)

Appunto di olimpia94

OPERE DI UMBERTO BOCCIONI: STATI D'ANIMO, LA CITTA' CHE SALE E FORME UNICHE DELLA CONTINUITA' NELLO SPAZIO

Umberto Boccioni (1882-1916).

La pittura degli stati d’animo.
Umberto Boccioni ha marcato in modo indelebile la propria presenza artistica nel contesto della fase eroica del Futurismo,quella iniziale,la più tumultuosa,passionale,ricca di esperienze di rottura e di contestazione nei confronti delle tradizioni.  I suoi inizi risentono sia della lezione divisionista, sia della pittura impressionista e postimpressionista ma,a partire dal 1910,anno del suo incontro con Marinetti,Boccioni aderisce con entusiasmo al Futurismo,collaborando alla pubblicazione del Manifesto dei pittori futuristi,e diventando poi il principale ispiratore del Manifesto Tecnico della pittura futurista,nel quale la pittura è definita come “la sensazione dinamica eternata come tale”.

UMBERTO BOCCIONI STATI D'ANIMO

Partecipa a numerose esposizioni in Italia e nelle maggiori città d’Europa. In particolare a Parigi ha modo di conoscere direttamente gli esiti maturati dal movimento cubista,traendone motivo per un approfondimento e un affinamento dei propri principi compositivi,soprattutto per quanto riguarda il processo di scomposizione delle forme e dei volumi.
Nel 1914 pubblica Pittura scultura futuriste, importante testo teorico nel quale egli definisce con grande lucidità i concetti fondamentali della pittura futurista come quelli di linea-forza,di dinamismo,di simultaneità.

UMBERTO BOCCIONI LA CITTA' CHE SALE

La città che sale (1910-1911 Olio su tela 199,3 x 301 cm New York). Uno dei lavori più significativi,che segna una tappa fondamentale nello sviluppo artistico di Boccioni è La città che sale. Protagonista del grande dipinto è un turbinoso affollarsi di cavalli e uomini che invade quasi l’intero campo dell’immagine e che lascia emergere sullo sfondo le alte e dritte impalcature di alcuni edifici in costruzione.
Lo scenario nel quale si svolge questa sorta di battaglia di forze e movimenti è quello della periferia urbana. Fin dal suo primo apparire,il Futurismo ha sempre collocato la propria azione poetica sullo sfondo della metropoli moderna,e Boccioni aveva già manifestato il suo interesse per il tema dell’espansione urbana: “Sento che voglio dipingere il nuovo,il frutto del nostro tempo industriale”,aveva scritto.

Futurismo e Boccioni: tesina

UMBERTO BOCCIONI FORME UNICHE DELLA CONTINUITA' NELLO SPAZIO

Accanto a questo importante riferimento,il tema che emerge nel dipinto è quello del lavoro. Una febbrile attività anima le figure degli uomini e dei cavalli in primo piano,deformandone i corpi in esasperate tensioni muscolari. Le loro movenze sono ulteriormente evidenziate dall’impiego della tecnica divisionista. Essa privilegia l’evidenziazione della componente cromatica,costituta da masse di colore che si compenetrano e si scontrano generando un forte effetto dinamico,come se del vento attraversasse la scena.
Se l’impostazione divisionista e l’attenzione verso il mondo inesplorato delle nascenti periferie urbane sono elementi che appartengono già pienamente al linguaggio boccioniano,del tutto nuovo è il modo in cui essi si fondono sulla tela,dove “tutte le abilità del mestiere sono sacrificate alla ragione ultima dell’emozioni”.