Rivoluzione francese e Napoleone: riassunto

Riassunto della Rivoluzione francese e del ruolo di Napoleone Bonaparte (6 pagine formato doc)

Appunto di heiboe

RIVOLUZIONE FRANCESE E NAPOLEONE: RIASSUNTO

La Rivoluzione francese.

1. Verso la Rivoluzione. Il fallimento delle riforme. Nella seconda metà del 700 in tutta Europa furono fatte numerose riforme per eliminare i privilegi del clero e dell’aristocrazia, ma in Francia queste non ebbero nessun successo.
I privilegi della nobiltà e del clero. Nel 1789 la situazione in Francia vedeva i nobili e i chierici, che costituivano il 2% della popolazione, a capo di tutto; essi possedevano tutte le proprietà fondiarie del Paese, inoltre non dovevano pagare le tasse, ed infine facevano da giudici nei confronti della popolazione che li riteneva oppressori. 
La crisi economica.
Miseria e povertà.
La Francia si trovava così in un periodo di crisi economica, a causa delle gravi tasse che gravavano solo sul Terzo Stato. In ogni caso i nobili e il clero riuscirono ad evitare delle riforme a loro sfavore, anche se il Parlamento in quegli anni riuscì a schierarsi a difesa del popolo e del cosiddetto dispotismo regio, ovvero l’aumento della pressione fiscale verso la popolazione.

Dalla Rivoluzione francese a Napoleone Bonaparte: riassunto


RIVOLUZIONE FRANCESE: 1789

La convocazione degli Stati generali. Nel 1787 il re Luigi XVI, dopo l’ennesimo rifiuto da parte del Parlamento per l’approvazione delle nuove tasse, decise di scioglierlo e di mandarlo in esilio. Ciò provocò una grande protesta da parte della popolazione che temeva l’ulteriore aumento delle tasse, cos’ il re fu costretto a convocare dopo secoli, gli Stati Generali, ovvero i rappresentanti del clero, della nobiltà e del Terzo Stato, per prendere decisioni utili a rinforzare il Paese.
L’opinione pubblica si mobilita. La popolazione iniziò a esprimere i propri pensieri attraverso le cahiers des doleances, scritti nei quali si indicavano i motivi del malcontento e le soluzioni da poter intraprendere. Tutto ciò grazie all’Illuminismo che si era sviluppato poco prima in Francia, il quale rese la popolazione più acculturata e quindi capace di difendersi e ribellarsi.

La Rivoluzione francese e l'età napoleonica: riassunto


RIVOLUZIONE FRANCESE: RIASSUNTO

Sieyes scende in campo. Nel 1789 l’illuminista Seyes pubblicò un pamphlet in cui criticava ampiamente il clero e la nobiltà. Infatti lui sosteneva che vi doveva essere la legge uguale per tutti e che la sovranità dovesse essere affidata al popolo, il quale doveva avere libertà di pensiero e di parola. Quindi era sia contro la divisione in stati, sia contro l’assolutismo regio. Seyes si pone tre quesiti: Cos’è il Terzo Stato? Cosa è stato finora nell’ordinamento politico? Cosa chiede?

Rivoluzione francese e Napoleone: riassunto dettagliato


DALLA RIVOLUZIONE FRANCESE A NAPOLEONE BONAPARTE: RIASSUNTO

Il Terzo Stato, ovvero la nazione. Al 1° quesito la risposta è semplice: tutto, in quanto  esso rappresentava il 98%della popolazione. Anche al 2° quesito la risposta è abbastanza semplice: niente, infatti ciò lo si capisce dall’ultima convocazione degli Stati Generali, nei quali nonostante il Terzo stato rappresentasse il 98% della popolazione, aveva gli stessi voti che spettavano al clero e alla nobiltà; in modo tale che se ad esempio esso richiedeva l’eliminazione dei privilegi, chiarimenti gli altri due componenti dell’assemblea avrebbero votato contrariamente.