Rivoluzione francese

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Appunto di caterinamelito
CRISI DELL’ASSOLUTISMO E MOBILITAZIONE POLITICA:  Ai tanti problemi del governo, la crisi finanziaria ha peggiorato la situazione della Francia, fino ad arrivare a dover tassare anche i ceti privilegiati, clero e nobilta’, che ne erano esenti.
Il re Luigi XVI non aveva mezzi per impedire cio’, cosi’ c’e’ stata la richiesta di affidare la questione agli stati generali, convocati nel 1789.


La societa’ era formata inoltre dal terzo stato, coloro che non erano ne’ nobili ne’ ecclesiastici. Questo, con l’appoggio del partito nazionale, ha cominciato a rivendicare la forma delle procedure di voto, chiedendo di votare per testa e non per ordine.


Un quadro delle aspettative del terzo stato fu raccolto nei cahiers de doleances (quaderni di lagnanze) documenti nei quali venivano raccolte le proposte di cambiamento a cio’ che nel paese non funzionava.


ROVESCIAMENTO DELL’ANCIEN REGIME: Ci fu una forte crescita dei prezzi del frumento a causa del pessimo raccolto e questo porto’ a forti agitazioni.
Si tennero le elezioni dei deputati agli stati generali e il terzo stato si autoproclamo’ assemblea nazionale, questo porto’ ad una rivoluzione istituzionale che il re fu costretto a riconoscere. L’assemblea nazionale a Varsailles venne sostituita dall’assemblea nazionale costituente, alla quale si uni’ il clero e la nobilta’. A Parigi comincio’ a formarsi una milizia borghese.