Il Congresso di Vienna e i Moti rivoluzionari del '48: riassunto

Riassunto dettagliato di ciò che è accaduto durante il periodo storico che va dal Congresso di Vienna ai Moti insurrezionali europei del 1848 (4 pagine formato pdf)

Appunto di lor994

CONGRESSO DI VIENNA E MOTI RIVOLUZIONARI: RIASSUNTO

La Restaurazione.

Nell’Autunno del 1814 a Vienna si tiene l’incontro dei capi di stato delle maggiori potenze europee. Il 1 Novembre 1814 si apre il congresso di Vienna che vede protagonisti gli stati europei che hanno trionfato su Napoleone Bonaparte e ha come obiettivo quello di ripristinare la politica dei singoli stati. Ciò che viene posto alla base della restaurazione Europea è il Principio di legittimità che implica la restaurazione dei poteri legittimi nelle aree territoriali colpiti dalle conquiste Napoleoniche.
Si vuole inoltre ridisegnare l’assetto geogra?co degli stati, e riportare l’Europa alla politica in vigore prima del 1789. Il congresso si conclude il 9 Giugno 1815, e i mutamenti che coinvolgono gli stati europei sono signi?cativi. La Russia: ingloba il regno di Polonia (sotto la corona dello Zar) e acquisisce la Finlandia che è sottratta alla Svezia. La Prussia: riottiene la Posnania e i territori renani che erano inclusi nel regno di Vestfalia. L’Austria: riprende tutti i territori persi e cede i Paesi Bassi che andranno a formare il Regno dei Paesi Bassi insieme all’Olanda. La Germania: viene deistituita la confederazione del Reno e istituita la confederazione Germanica (composta da 39 stati) governata da un’organo chiamato Dieta. La Spagna: torna sul trono Ferdinando VII di Borbone che abolisce la costituzione di Cadice.

CONGRESSO DI VIENNA E RESTAURAZIONE

L’Italia: viene ampliato il Regno di Sardegna che acquisisce Savoia e Nizza sotto la corona di Vittorio Emanuele; il Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla vanno sotto la corona di Maria Luisa d’Austria; il Granducato di toscana va nelle mani di Ferdinando III Asburgo-Lorena; lo stato della Chiesa va sotto il papato di Pio VII e in?ne il Regno delle due Sicilie va a Ferdinando IV Borbone. La restaurazione è progettata in maniera da impedire alla Francia di riprendere il potere. Il sistema è rafforzato da accordi tra i capi di stato che si impegnano a mantenere lo status-quo bloccando le loro ambizioni espansionistiche e reprimendo la tendenza al sovvertimento.  A tal proposito sono importanti due patti stipulati : il Patto della Santa Alleanza del 26 settembre 1815 che prevede l’intervento delle truppe aderenti qualora si presenti la necessità interferendo senza problemi negli affari interni del paese che violi il principio di legittimità; il secondo è quello della Quadruplice Alleanza siglato il 20 novembre 1815 che comporta l’esclusione dei Bonaparte dal trono Francese. Tutti gli stati della restaurazione sono guidati da monarchie amministartive, in questo quadro fanno eccezione solo due monarchie dotate di istituti rappresentativi.
Il Regno Unito: i pilastri della constitution (che non indica un testo scritto ma un’insieme di istituzioni) sono sempre gli stessi: a) Il Re cui spetta il controllo esecutivo, legislativo, giudiziario e della chiesa anglicana; b) la Camera dei Comuni nella quale siedono dei rappresentanti eletti dal popolo; c) la camera dei Lord che no è elettiva ed è composta da principi della casa reale. Si può quindi parlare in de?nitiva di una Monarchia Parlamentare.
La Francia: essa dispone di una carta costituzionale concessa da Luigi XVIII, che prevede un parlamento bicamerale formato da una camera alta formata da membri di nomina regia e da una camera bassa eletta a suffragio censitario. Si può de?nire dunque la Francia come una monarchia costituzionale.

Congresso di Vienna, Restaurazione e Moti rivoluzionari dell'800: riassunto

MOTI RIVOLUZIONARI: RIASSUNTO BREVE

I Moti del 1820-21 e del 1830-31. Dopo il Congresso di Vienna prevalsero su tutta l’europa le forze conservatrici, la Spagna vide abolita la costituzione di Cadice in Francia Luigi XVIII di Borbone mantenne una politica moderata che lasciò insoddisfatti i conservatori i quali diedero vita ad una campagna antiliberale che terminò nel 1824. La supremazia conservatrice non portò pace e stabilità. I portavoce del malcontento erano i liberali che desideravano governi basati sui diritti degli uomini. Il principale strumento di protesta furono le società segrete (tra cui la Carboneria) che dal 1820 portarono alla prima rivolta in Spagna che impose al re di accettare la costituzione del 1812, seguirono subito Portogallo, regno di Napoli e Regno di Sardegna. Il successo di questi moti non fu eclatante e vennero subito sedati dalle truppe della santa alleanza.
All’inizio degli anni trenta nuovi moti rivoluzionari presero avvio in Francia, i liberali avevano vinto le elezioni e Carlo X volle realizzare un colpo di stato attraverso lo scioglimento del neo-parlamento. Il popolo rispose con le barricate e Carlo X fu costretto ad abdicare. I Francesi portarono al trono Luigi Filippo d’Orleans, fu il primo re dopo il congresso di Vienna a non ricevere il titolo per diritto divino ma dal consenso popolare. Le insurrezioni si propagarono in tutta europa; in Italia scoppiarono moti liberali a Modena, Parma e Bologna. I moti vennero repressi anche stavolta dalle forze conservatrici anche se tuttavia i tentativi di mantenere l’ordine erano vani.

L'EUROPA DOPO IL CONGRESSO DI VIENNA

Le rivoluzioni del 1848-49 Negli anni ’40 si diffondono in tutta Europa ideali nazionalisti con numerose tensioni. La rivolta inizia in Svizzera tra il 1845 e il 1847 dove si scontrano tra di loro sette cantoni cattolici e conservatori. Ad aggravare la situazione si aggiunge anche una sequenza di cattive annate tra 1845-1847 che porta ad una carenza di beni primari ed alla chiusura di numerose fabbriche. Ecco allora che una nuova ondata rivoluzionaria coinvolge i paesi cardine della restaurazione.