La crisi del III secolo e Diocleziano: riassunto

Riassunto degli eventi principali avvenuti nel periodo che va dalla crisi del III secolo a Diocleziano (3 pagine formato doc)

Appunto di ericavanessaann

CRISI DEL III SECOLO E DIOCLEZIANO

235: l'esercito proclama imperatore Massimino, detto 'il Trace' dal nome della regione in cui è nato; è il primo imperatore di origini umili ed è privo di cultura; si impegna in diverse campagne militari lungo i confini settentrionali; muore nel 238, vittima di una congiura senatoria.
238-284: lunga fase di anarchia militare; i due poteri fondamentali dello stato (senato ed esercito) non riescono a trovare un equilibrio; il potere passa di mano in mano determinando una profonda incertezza istituzionale; tale situazione ha ripercussioni disastrose sull’economia (si aggrava la crisi iniziata nel secolo precedente) e sulla sicurezza (i popoli stranieri violano continuamente il limes e devastano i territori lungo i confini); si susseguono 21 imperatori.
Fattori della crisi: 1.Spese militari; 2.Aumento della pressione fiscale, soprattutto sui contadini;3.

Scarsità della forza lavoro da impiegare nei campi dovuta all’arruolamento forzato; 4.
Progressiva svalutazione monetaria; 5.Frequenti epidemie di peste; 6.Carestia
Popolazioni straniere: dall’Europa del Nord: Germani; Dall’Europa Centrale: Goti (più che di invasione si dovrebbe parlare di un continuo flusso migratorio di ‘’gente affamata e disposta a tutto’’); da Oriente: Parti (arrivano perfino ad occupare Antiochia in Siria).

Crisi del III secolo: cause e conseguenze

LA CRISI DEL 3 SECOLO E LA DIFFUSIONE DEL CRISTIANESIMO

Gli episodi più drammatici…
248: Filippo l’Arabo, imperatore di origini orientali, celebra nel Colosseo la festa per i mille anni dalla fondazione di Roma; pochi mesi dopo i Goti mettono a ferro e fuoco la Grecia, poi si spostano in Asia Minore e danno alle fiamme il Tempio di Artemide ad Efeso.
251: l’imperatore Decio, autore di una terribile persecuzione contro i Cristiani, viene ucciso in battaglia dai Goti.
260: l’imperatore Valeriano viene catturato dai soldati di Shapur (Sapore), re dei Parti, e muore in condizioni di prigionia.
263: sale al trono il figlio di Valeriano, Gallieno, al quale si deve l’estromissione dei senatori dai posti di comando militare. Durante il regno di Gallieno l’imperium Galliarum  si rende autonomo.
In Siria nasce il regno di Palmira, ricca città carovaniera del deserto. Lo stato è affidato dai Romani al nobile Odenato e a sua moglie Zenobia. I rapporti tra Roma e Palmira sono amichevoli fino alla morte del sovrano. Rimasta sola, Zenobia conquista l’Egitto e l’Asia Minore e nel 270 costringe i Romani a riconoscere i suoi possedimenti.
268: Claudio II, comandante di origine balcanica, sale al potere e sconfigge i Goti; per questo è detto ‘’Il Gotico’’.
270: sale al potere Aureliano, che riporta l’imperium Galliarum  sotto il dominio romano, sconfigge e fa prigioniera Zenobia, riconquistando il regno di Siria; fa costruire attorno a Roma una nuova cinta muraria (Mura Aureliane).
Seguono il regno di Aurelio Probo (276-282) e un convulso periodo di guerre civili, da cui si esce grazie a Diocleziano.

RIFORME DI DIOCLEZIANO

Diocleziano (285-305). E’un generale illirico di origini molto umili, il quale inaugura una lunga stagione di riforme tese ad assicurare stabilità all’impero. Diocleziano ritiene che l’imperatore debba essere ‘dominus dello stato’, ovvero monarca con poteri assoluti; e che ci sia bisogno di un esercito forte e di funzionari capaci e fidati.