Cosa sono il Medioevo ellenico e l'età arcaica: riassunto e caratteristiche

Medioevo ellenico ed età arcaica: riassunto e caratteristiche dell'epoca buia della civiltà greca. Seconda colonizzazione e fine delle repubbliche aristocratiche

Cosa sono il Medioevo ellenico e l'età arcaica: riassunto e caratteristiche
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MEDIOEVO ELLENICO

Il Medioevo ellenico si riferisce ai secoli XII-IX a.C.
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I Dori penetrarono in Grecia nello stesso periodo in cui la civiltà micenea entrava in crisi. L’invasione determinò un enorme movimento migratorio verso le coste dell’Asia Minore.

I Dori costruirono dei tempi seguendo il modello dei micenei, ma quello più importante è che introdussero la siderurgia e nell’800 a.C. adottarono l’alfabeto fenicio.

Il potere dei re scomparve a vantaggio della nobiltà che conquista un primato economico e militare. Nascono così le Repubbliche Aristocratiche in cui il potere è tutto in mano ai nobili. La vita pubblica è dominata dal ghéne, ovvero le famiglie aristocratiche che si tramandano oralmente le consuetudini destinate a regolare l’attività giudiziaria. Ma queste consuetudini, non essendo scritte, possono essere interpretate a proprio piacimento.

Scompare la piccola proprietà agricola e il popolo rimane composto di soli braccianti e operai.

ETÀ ARCAICA

Le repubbliche aristocratiche sono tormentate da contrasti sociali e maggiormente quando la ripresa dell’attività colonizzatrice dà un nuovo impulso ai commerci. Questa seconda colonizzazione ha una differenza: che è diretta verso la Sicilia e l’Italia meridionale che la chiamarono con il nome di Magna Grecia.

La seconda colonizzazione oltre che dalla Grecia, parte anche dalle città della Ionia.

Il moto migratorio era dovuto per la necessità di trovare mezzi di sussistenza, per motivi politici, o per trovare nuove materie prime e sbocchi commerciali. L’iniziativa spettava a dei gruppi di cittadini privati che partono per una propria volontà e che non rimangono in rapporti di dipendenza con la madrepatria.

Nel VI secolo a.C. finisce il movimento migratorio.

CONSEGUENZE DELLA SECONDA COLONIZZAZIONE

I Greci si insediarono solamente sulle coste, ma nonostante questo i latini ne derivarono l’alfabeto e tutta la cultura in generale.

All’inizio i coloni importavano dalla madrepatria tutti i prodotti abituali che utilizzavano nella vita precedente. Poi divennero autonomi: producevano più del fabbisogno locale ed esportavano le eccedenze.

I mercanti stabilivano commerci anche con le popolazioni indigene stimolando le attività economiche di tutto il mondo ellenico.

La produttività dell’agricoltura aumentò a tal punto che fu possibile trasferire all’artigianato e all’industria parte della manodopera che prima era impegnata nell’agricoltura.

Nel VII secolo le navi a vela soppiantarono le vecchie navi a 50 remi. È chiaro che in questo periodo l’artigianato, il commercio e l’industria assunsero un’importanza crescente. Venne abbandonato il baratto e si scelse di adottare la moneta, ovvero un nuovo tipo di ricchezza mobiliare.

Così dal demos (insieme di tutto il popolo), emerse la borghesia, formata da tutti quelli che possedevano una ricchezza tale da affermarsi come protagonisti della vita politica e per battersi contro i privilegi della nobiltà.

Aumentò anche il numero degli opliti (uomini armati), grazie alle armi più leggere.

In questa maniera i nobili non furono più l’elemento decisivo negli scontri armati, sostituiti dalla borghesia oplitica.

FINE DELLE REPUBBLICHE ARISTOCRATICHE

Lo stato aristocratico poteva funzionare solamente in piccole città dove gli abitanti si conoscevano di persona; ma il dominio aristocratico risultò inadeguato anche per l’efficienza tecnica. Quindi divenne urgente una codificazione scritta del diritto, che potesse limitare l’arbitraggio delle interpretazioni. Divamparono quindi in tutto il mondo ellenico le lotte di classe. I ghene non erano il naturale centro della società e occorrevano nuove soluzioni.

In alcune città i borghesi lottarono contro la nobiltà e diedero il potere a un magistrato straordinario, che abbatté lo stato aristocratico e cercò di soddisfare le esigenze del demos.

In altre città le stesse funzioni furono svolte dai tiranni, dei nobili passati dalla parte del popolo e che spesso ricorrevano a dei metodi di repressione odiosi, ma svolgevanno anche delle funzioni positive.

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