Storia d'Italia dal dopoguerra ad oggi: riassunto capitolo 2

Riassunto della Storia d'Italia dal dopoguerra ad oggi di Ginsborg, capitolo 2 (5 pagine formato doc)

Appunto di vdavid

STORIA D'ITALIA DAL DOPOGUERRA AD OGGI: RIASSUNTO CAPITOLO 2

Riassunto Capitolo II – Storia D’Italia dal dopoguerra ad oggi – Ginsborg
Le drammatiche vicende della guerra sul suolo italiano avrebbero mostrato che tre forze si sarebbero contese il dominio del paese: gli Alleati, i comunisti e la Democrazia cristiana.

Dall’estate 1943 gli Alleati e gli Inglesi rivendicarono per sé l’Italia. Il controllo del Mediterraneo era un obiettivo strategico tradizionale dell’Inghilterra, e gli americani accondiscesero al desiderio britannico di avere un ruolo preponderante in quell’area.
Quando Churchill e Stalin si incontrarono al Cremlino nell’ottobre 1944 si divisero l’Europa tra loro: gli Alleati in occidente, i russi in oriente.
Churchill era stato in passato un ammiratore di Mussolini e aveva elogiato, persino dopo il 1945, il modo in cui questi era riuscito a rendere nuovamente l’Italia un paese competitivo ed attivo. Egli voleva che in Italia i re rimanesse al suo posto, o che vi restasse almeno il figlio Umberto. Churchill dava poca importanza all’antifascismo italiano: nel 1944 fece un discorso famoso ed offensivo schierandosi dalla parte della monarchia e contro il Cln.

Storia d'Italia dal dopoguerra ad oggi: riassunto capitolo 7

STORIA D'ITALIA DAL DOPOGUERRA AD OGGI GINSBORG RIASSUNTO

Anche gli americani persero migliaia di uomini nella battaglia per l’Italia. Essi rifiutarono di considerare il re e Badoglio come i soli rappresentanti dell’intero popolo italiano e trattarono gli antifascisti del Cln con una certa considerazione; ma soprattutto compresero che la rapida crescita dei comunisti italiani, che irritava Churchill, non andava del tutto separata dalle disperate condizioni di vita che prevalevano nella nazione.
Dopo che Churchill e Roosevelt si incontrarono nel settembre 1944, l’amministrazione americana prese una serie di iniziative unilaterali: aprì una linea di credito con l’Italia per coprire le spese delle truppe americane, organizzò lo smistamento degli aiuti inviati dall’Unrra (ufficio delle Nazioni Unite per l’assistenza e la ricostruzione), cercò di migliorare l’approvvigionamento alimentare della penisola.
Mentre gli alleati avanzavano lentamente verso il Nord della penisola, un problema cominciò a preoccuparli: quello della Resistenza. La costituzione di un grande esercito partigiano, dominato da un’ideologia di sinistra, rappresentava infatti una esplicita minaccia all’egemonia conservatrice che i britannici intendevano esercitare sull’intero processo di liberazione.

Storia d'Italia dal dopoguerra ad oggi: riassunto capitolo 10

L'ITALIA DAL 1945 AD OGGI RIASSUNTO

La strategia alleata nei confronti della Resistenza fu quella di minimizzarne il ruolo politico per quanto possibile e di non consentirle in alcun modo iniziative non controllabili.
Nel marzo 1944 Palmiro Togliatti, capo del Partito comunista italiano, ritornò in Italia da Mosca. Appena giunto a Salerno, egli delineò ai suoi compagni la strategia che voleva veder adottata dal partito nel prossimo futuro, suscitando un certo stupore e qualche opposizione. I comunisti dovevano sospendere la loro ostilità verso la corona, ed anzi dovevano convincere tutte le forze antifasciste a entrare immediatamente nel governo monarchico che controllava adesso tutta l’Italia a sud di Salerno.