Atalà di Chateaubriand: riassunto e commento

Atalà: riassunto e commento del romanzo di Chateaubriand (2 pagine formato doc)

Appunto di bibi8920

ATALA DI CHATEAUBRIAND: RIASSUNTO E COMMENTO

Atalà, Chateaubriand.

Riassunto. L’opera Atala di François-René de Chateaubriand narra la storia d’amore che ha per protagonisti Atala, ma soprattutto Chactas, e si svolge in Lousiana e in Florida lungo le rive del Mississipi, chiamato dagli indiani Meschacebé. Il vecchio Chactas, ormai settantreenne, è un indiano della tribù dei Natchez, figlio di Outalissi,  che racconta al giovane francese Renè, giunto in Lousiana dopo aver abbandonato la patria, gli episodi più importanti della sua vita e in particolare della sua gioventù.

Appena ragazzo, egli è costretto a separarsi dalla sua terra madre a causa della sconfitta della sua tribù da parte dei Muscogulgi, che hanno sterminato quasi interamente il suo popolo. Quindi Chactas viene accolto e cresciuto dallo spagnolo Lopez e dalla sorella di quest’ultimo, i quali cercano di convertirlo al cristianesimo, che il protagonista però rifiuta come religione. Dopo poco tempo, però, Chactas inizia a sentire una forte nostalgia per la sua vita precedente e decide di lasciare la famiglia adottiva per tornare a vivere come un selvaggio. A causa della sua inesperienza della vita selvaggia, il ragazzo viene fatto quasi subito prigioniero dai Muscogulgi, che hanno intenzione di bruciarlo sul rogo.

Chateaubriand: riassunto della vita e le opere

CHATEAUBRIAND, RIASSUNTO DI ATALA

Chactas viene salvato, durante la notte, dalla bella Atala, figlia del capo dei Muscogulgi ma educata dalla madre alla religione cristiana. Durante la fuga, i due giovani si innamorano l’uno dell’altra, ma purtroppo vengono subito ripresi e riportati all’accampamento. Ma fortunatamente, la sera prima dell’esecuzione di Chactas, Atala riesce a liberarlo nuovamente e così i due iniziano una vita insieme nella foresta ai confini del deserto. La vita insieme avvicina i due protagonisti sempre di più in un amore bello e pieno di rispetto, anche se Atala non si concede e sembra tormentata dal ricordo della madre. Però la ragazza ha fiducia nel giovane indiano e infatti gli confida che, in realtà, il suo vero padre è uno spagnolo e, ironia della sorte, è lo stesso Lopez che si era preso cura del giovane.
Una notte, durante una tempesta, i due giovani si rifugiano nella foresta e Atala è sul punto di cedere al suo amore per Chactas, quando compare un cane seguito da un missionario francese, padre Aubry, giunto per soccorrerli e che li ospita nella caverna dove vive. Il mattino seguente, mentre Atala dorme, il prete conduce il ragazzo al villaggio dove si sono stabiliti gli indiani che è riuscito a convertire e ai quali fa ancora da guida spirituale, per cercare di convertirlo e rendere possibile il matrimonio con la ragazza amata. È qui che Chactas si rende conto della pace e della felicità della vita civilizzata sotto la religione cristiana.

LA MORTE DI ATALA, ANALISI

Ritornati alla grotta, i due uomini trovano la ragazza morente nel proprio letto e si chiedono cosa sia successo. È la stessa Atala, che con le ultime forze, spiega di essersi avvelenata perché temeva di non poter mantenere il voto di castità fatto alla madre in punto di morte. Allora padre Aubry le spiega che il voto poteva essere sciolto e che la madre, indotta dal fanatismo, le aveva fatto fare un voto che poteva essere invalidato. Purtroppo, a causa della propria ignoranza, Atala aveva deciso di uccidersi con un veleno senza rimedio e prima di morire conforta il suo amato e gli fa promettere di convertirsi al cristianesimo per poi ritrovarsi dopo la morte.  L’indomani Chactas e padre Aubry seppelliscono la giovane e poi il prete esorta il ragazzo a ricongiungersi al resto della sua tribù.
Nell’epilogo, un viaggiatore europeo narra di aver incontrato dei superstiti della tribù dei Natchez, vicino alle cascate del Niagara, che si portano dietro le ceneri dei loro antenati. Una donna, figlia di  René, svela al viaggiatore la fine violenta del suo avo, di padre Aubry e di Chactas, che prima di morire era riuscito a convertirsi alla religione cristiana.