Le ultime gocce di vino: recensione

Le ultime gocce di vino: recensione con trama, commento, personaggi, cronologia degli eventi e commento del romanzo scritto da Mary Renault (6 pagine formato doc)

Appunto di elisakoa

LE ULTIME GOCCE DI VINO RECENSIONE

Le ultime gocce di vino. Autrice: Mary Renault (1905-1983) ha dedicato la sua vita a due grandi passioni: il lavoro di infermiera (soprattutto durante la seconda guerra mondiale) e l’attività di scrittrice, che la vide esordire nel 1939 con “ Purposes of Love”.

Con “Le ultime gocce di vino” Mary Renault ha affrontato, per la prima volta, il romanzo storico, suscitando una vera e propria ondata di entusiasmo tra i critici e i lettori che trovarono in lei un’autrice sensibilissima e straordinariamente abile nel ricostruire il mondo antico con vivacità e immediatezza. Altri libri di Mary Renault sono “Il re deve morire”, “Il ragazzo persiano” e “La maschera di Apollo

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LE ULTIME GOCCE DI VINO TRAMA

Trama: Il giorno in cui Alessia nacque, suo padre avrebbe voluto ucciderlo.

Ora Alessia deve la vita alla paste e agli Spartani. Infatti, in quel giorno il fratello minore di suo padre, Alessia, morì a ventiquattro anni poiché aveva saputo che il giovane Filone, di cui era innamorato, si era ammalato di peste e trovatolo in una fontana portò l’amico in casa e resosi conto della fine prossima di entrambi bevve la cicuta. Così il piccolo Alessia nacque mentre suo padre era uscito per andare cercare i due cadaveri. Era “piccolo, grinzoso e brutto” e quando il padre lo vide, disse che non era degno del nome Alessia (che aveva deciso di dare a suo figlio in onore del fratello) e ordinò di esporlo ma in quel momento l’araldo suonò il segnale per chiamare la cavalleria, poiché gli Spartani si avvicinavano. Nessuno fu incaricato di esporre il piccolo. Pochi giorni dopo la sua nascita suo fratello e sua madre morirono di peste. Al ritorno del padre il bambino appariva più forte e fu chiamato Alessia. Durante la sua infanzia fu curato da una donna libera di Rodi, concubina di suo padre. Questa, molto scortesemente, gli raccontò la storia della sua nascita, da quel momento Alessia divenne più freddo con il padre. Quando iniziò ad andare a scuola suo padre cacciò la rodia e sposò la seconda moglie, a cui Alessia si affezionò moltissimo.

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LE ULTIME GOCCE DI VINO COMMENTO

Socrate iniziò ad attirare l’attenzione del ragazzo; tra gli “amici” di Socrate c’era anche Liside, un giovane, di notevole bellezza, che aveva vinto una corona per la lotta nei Giochi Panatenaici. Alessia era intimidito da Liside, che nonostante la sua età e la sua bellezza dedicava alcune attenzioni al ragazzo. In quel periodo ad Alessia fu chiesto di servire il vino ad un banchetto organizzato da suo padre. Gli invitati discussero di Alcibiade e della profanazione delle erme. Alessia attirò l’attenzione di Crizia, un uomo sulla trentina, nobile, molto ricco ed intelligente, questi, senza farsi vedere dai convitati, si comportò in modo molto inopportuno nei confronti del ragazzo, che per educazione stette in silenzio ma serbò un pessimo ricordo di quest’uomo. La flotta ateniese, con a capo Alcibiade, partì per conquistare Siracusa. Mentre le navi erano in mare, Alcibiade fu accusato per la profanazione delle erme e fu richiamato in patria, ma, dopo essere salito sulla nave che lo avrebbe riportato ad Atene, scappò e si rifugiò a Sparta.