Il giardino dei Finzi-Contini: personaggi, riassunto, messaggio e analisi del testo

Il giardino dei Finzi-Contini: riassunto, analisi dello spazio-tempo, personaggi e messaggio dell'autore Giorgio Bassani (3 pagine formato doc)

Appunto di latinoskifo

IL GIARDINO DEI FINZI-CONTINI: PERSONAGGI, MESSAGGIO E ANALISI DEL TESTO

Il giardino dei Finzi-Contini di Giorgio Bassani
1.

Autore - Giorgio Bassani nacque a Bologna il 4 marzo 1916 da un’agiata famiglia ferrarese di origine ebraica. A Ferrara studiò fino alla maturità classica poi, per assecondare la sua propensione per le lettere e le arti, si iscrisse alla facoltà di lettere di Bologna, laureandosi nel 1939. Nel 1940 Bassani operò le sue scelte ideologiche ed entrò a far parte dell’antifascismo clandestino ma, a causa della sua netta opposizione alla dittatura, fu incarcerato nel 1943.
Alla sua scarcerazione partecipò alla Resistenza e, nell’autunno dello stesso anno, si trasferì a Roma, dove tentò la via del cinema, il quale gli offrì ben poco. Successivamente militò nel Partito Socialista, rivolgendo però il suo impegno maggiore alla produzione e all’attività artistica. Tra i suoi romanzi principali troviamo Cinque storie ferraresi (1956), Gli occhiali d’oro (1958), Il giardino dei Finzi Contini (1962), Dietro la porta (1964), L’airone (1969).
Morì a Roma nel settembre 2000.

2. Anno di pubblicazione. “Il giardino dei Finzi – Contini” venne pubblicato da Giorgio Bassani nel 1962 a Torino e rappresenta il suo primo vero romanzo, vincitore del premio Viareggio di quell’anno.

Il giardino dei Finzi-Contini: commento e riassunto

IL GIARDINO DEI FINZI-CONTINI: RIASSUNTO

3. Riassunto. La decisione di raccontare la storia della famiglia Finzi – Contini viene presa dal narratore, che ci sta pensando da anni, una domenica d’aprile del 1957, durante una gita di fine settimana alle antiche tombe degli etruschi, che gli ricordano la cappella funebre dei Finzi – Contini (un’agiata famiglia ebrea) nel cimitero di Ferrara.
La famiglia Finzi – Contini viveva in una grande casa con davanti un grandissimo giardino, posta in Corso Ercole 1° d’Este. Tale nucleo familiare era composto da cinque persone: il professor Ermanno, sua moglie Olga, i figli Alberto e Micol e la nonna di questi, la signora Regina.
I ragazzi studiavano da privati e Giorgio li poteva vedere soltanto al momento degli esami. Era difficile per l’autore vederli anche nei momenti di preghiera perché, pur essendo tutti di credo ebraico, i Finzi – Contini possedevano una cappella privata e quindi tentavano ad isolarsi.
La conoscenza di Alberto e Micol diviene più approfondita quando, con l’entrata in vigore delle leggi razziali del 1938, essi decidono di aprirsi con gli altri ragazzi ebrei. Nell’estate del 1939 Alberto invita Giorgio a casa sua per fare una partita di tennis assieme ad altri amici del club tennistico di Ferrara dal quale erano stati cacciati , in quanto di origini ebraiche. Da questi incontri comincerà il rapporto affettivo che legherà l’autore alla giovane Micol (sorella di Alberto), anche se a “senso unico”; le frequenti passeggiate a due nel giardino, le lunghe telefonate illudono il giovane, ancora immaturo.
Durante l’inverno il giovane Bassani continua a frequentare la casa dei Finzi – Contini, insieme a Malnate e grazie anche al padre della giovane che gli mette a disposizione la sua fornitissima biblioteca.
Nel frattempo la giovane Micol si era trasferita a Venezia per studiare e, conseguita la laurea, al suo ritorno a casa il rapporto con gli amici è cambiato del tutto; anche l’amore con Bassani è arrivato al capolinea e quest’ultimo, sotto il consiglio della giovane stessa, cessa di frequentala. L’autore si chiude in se stesso vedendosi solamente con Malnate, l’ingegnere milanese di fede comunista, dal quale però ottiene una delusione quando si accorge che si vede con Micol.
Questo allontanamento da Malnate riporta il narratore agli affetti familiari ed in particolar modo a riconciliarsi con il padre. Questi, infatti, in una notte di totale riappacificazione col figlio, lo richiamerà ai suoi doveri , riconfermandolo nella sua vera passione: quella di scrittore.
Al momento dell’ingresso dell’Italia in guerra Malnate (un altro amico dell’autore e dei Finzi – Contini) viene richiamato sotto l’esercito e spedito in Russia, dove morirà; Alberto morirà a causa di un linfogranuloma e gli altri componenti della famiglia saranno deportati nei campi di concentramento nazisti dove moriranno.

Il giardino dei Finzi-Contini: scheda libro

IL GIARDINO DEI FINZI-CONTINI: ANALISI

4. Analisi del testospazio – tempo. Il romanzo è ambientato tra la fine degli anni ’30 (precisamente nel biennio 1938 – 1939, anni della legislazione razziale e dei suoi primi effetti sulle comunità ebraiche) ed il 1943, anno in cui tutta la famiglia Finzi – Contini (ad eccezione di Alberto, morto tempo prima a causa di una malattia) viene deportata in un campo di concentramento nazista. Il posto più frequentato della vicenda è sicuramente il giardino dei Finzi – Contini, famiglia di culto ebraico che vive a Ferrara, una cittadina dell’Emilia – Romagna. Altri luoghi dove si svolgono i fatti sono: la sala da pranzo, la biblioteca del signor Ermanno, il campo da tennis, le camere di Alberto e Micol.

Il giardino dei Finzi-Contini: riassunto

IL GIARDINO DEI FINZI CONTINI: MESSAGGIO

6. Messaggio dell’autore. Il romanzo, per quanto il racconto segua l'io protagonista, è chiaramente scritto come monumento in memoria di Micol, che ha avuto anche un ruolo importante nella crescita interiore del protagonista.
Giorgio Bassani con questo libro vuol far capire alla gente i problemi che esistevano a quei tempi, le gravi situazioni che venivano a presentarsi a causa dell’entrata in vigore delle leggi antisemite.
Gli ebrei erano perseguitati dai nazisti: non potevano fare niente, non potevano avere un lavoro ed erano segregati nei ghetti. Questo è un romanzo di tono neorealistico in quanto ci presenta la vera situazione della fine degli anni trenta.