Delitto e castigo di Dostoevskij: scheda libro

Scheda libro su Delitto e castigo di Dostoevskij. Riassunto, analisi dei personaggi, ambientazione, riflessioni e commento personale del romanzo e biografia dell'autore (17 pagine formato doc)

Appunto di saretta45

DELITTO E CASTIGO: SCHEDA LIBRO

AUTORE: Fëdor Dostoevskij
EDITORE:  Einaudi
ANNO DI STAMPA: 1981
RIASSUNTO DELL’OPERA Delitto e castigo di Dostoevskij: Raskól’Nikov è un ex studente che vive a Pietroburgo in una stanza affittata da una signora che non gli sta molto simpatica.

La madre e la sorella, rispettivamente Pul’chèrija Aleksàndrovna Raskól’Nikova e Dunja vivono in un paesino in campagna e qui lavorano, l’una è pensionata e fa la sarta, l’altra come “serva”; una buona parte dei loro profitti viene inviata a Raskól’Nikov, che spesso è in difficoltà economiche.
La madre e la sorella sacrificano tutto ciò che hanno per lui, spesso i soldi necessari li chiedono in prestito e, per assicurare una “buona” vita a Raskól’Nikov esse sacrificano loro stesse e i loro desideri.
Un giorno a Raskól’Nikov arrivò una lettera da parte della madre, che annunciava un cambiamento radicale: la sorella aveva deciso di sposarsi con un ricco avvocato: Pëtr Petrovi? Lužin. Raskól’Nikov non vuole che la sorella si sposi, perchè comprende che fa tutto ciò unicamente per evitare che lui e la madre muoiano di fame e di stenti. Raskól’Nikov si oppone da subito e cerca un modo per far sì che questo matrimonio non si celebri.

Delitto e castigo: trama e analisi

DELITTO E CASTIGO: RIFLESSIONI

La madre scrive, inoltre, che presto arriverà a San Pietroburgo, non solo per trovarlo, ma in occasione del matrimonio tra Dunja e Lužin. Inoltre, la madre spiega al figlio come quest’uomo sia generoso e come, con grande generosità, sia disposto a dare un lavoro a Raskól’Nikov, ovviamente avendolo prima valutato.
Raskól’Nikov, preoccupato per la lettera, va in una bettola e qui incontra un uomo, Marmeladov, che ha una famiglia molto particolare: la moglie è infatti tisica, lui è un alcolizzato, ha perso il suo lavoro e per pagarsi da vivere ha mandato sua figlia primogenita (Sonja) a prostituirsi. Tuttavia i soldi che lei guadagna non bastano per sfamare la moglie e gli altri tre figli, anche perchè lui li sperpera nell’alcol. Raskól’Nikov si rende quindi conto che la vita non è difficile solo per lui, ma che molte altre persone vivono peggio di lui.
Raskól’Nikov era rimasto molto perplesso dalla lettera e decise quindi di attuare la cosa, il piano che da un pò gli girava per la testa. Egli prese un’ascia, se la infilò sotto il cappotto e, con freddezza, si indirizzò verso la casa di Alëna Ivànovna.

DELITTO E CASTIGO: NARRATORE

Qualche giorno prima si era già recato a casa sua per fare le prove con la scusa di impegnare un oggetto; questa volta l’oggetto non c’era e, sapendo che la sorella di Alëna era fuori casa, entrò e la uccise a sangue freddo. Entrò quindi nella sua stanza da letto e le rubò molti oggetti che chissachi aveva impegnato per avere un prestito; si riempì bene le tasche e, mentre stava per uscire, sentì come un gemito provenire dal salotto: Lizaveta (la sorella di Alëna) era tornata a casa ed aveva scoperto il corpo della sorella martoriato in salotto. Raskól’Nikov le si avvicinò e uccise anche lei, per evitare che ci fossero testimoni. Poi, con totale calma, si avvicinò ad un catino colmo d’acqua, lavò accuratamente la scure e le mani che erano grondanti di sangue. Poi, sentì dei passi che si avvicinavano, due uomini bussarono alla porta ma, non avendo alcuna risposta, andarono a chiamare il portinaio. Mentre questi risalirono Raskól’Nikov ebbe il tempo di fuggire. Arrivato a casa si addormentò.