"Giobbe" di Joseph Roth

Scheda libro completa di trama, analisi dei personaggi, spazi, tempo etc.. (3 pagine formato doc)

Appunto di piribillo
Giobbe - Joseph Roth Elena Mancini IV Ginnasio A 25 Ottobre 2005 Giobbe - Joseph Roth Autore: Joseph Roth Titolo: Giobbe Anno di pubblicazione: 1930 Trama: Il libro narra della vita di Mendel Singer, che è un povero ebreo.
Egli crede di essere l'uomo più sfortunato al mondo perché tutte le cose peggiori succedono a lui. Questo fino a quando alla fine del libro Menuchim il suo figlio malato arriva in America dopo tanti anni, ricco e intelligente. Con Menuchim arriva tutta la fortuna di Mendel. Analisi dei personaggi principali: Mendel Singer: Mendel singer è un povero ebreo che esercita la semplice professione del maestro. Ha un viso pallido con dei grandi occhi neri e una lunga barba nera.
Indossa sempre un berretto nero di reps di seta, il solito caffettano ebraico di media lunghezza che quando cammina batte secco sui gambali degli stivali di cuoio. (pg 9) È un uomo con la coscienza pura che non invidia gli altri. Il suo sonno era senza sogni e la sua anima casta. (pg 10) All'inizio è un uomo comune, uguale a tutti gli altri mentre alla fine gli altri lo considerano l'uomo toccato da Dio. Mendel Singer si evolve durante il libro all'inizio era un uomo devotissimo al Signore (pg 9). Poi bestemmia il signore e lo odia profondamente e alla fine quando torna Menuchim inizia nuovamente a credere nel Signore. Mendel accetta tutto quella che gli accade perché crede gli venga mandato da Dio e perciò nessun mortale può interferire nelle decisione di Dio. Diversamente da sua moglie non crede nei miracoli. Mendel ama molto la sua patria dove generazioni della sua famiglia hanno vissuto. Infatti, in America, continua a rivendicare la terra russa. Mendel è un uomo che si pente delle decisione che prende. Non è che una volta presa una decisione prosegue dritto senza voltarsi; lui si continua a voltare e a domandarsi se non sarebbe stato meglio fare in un altro modo. Deborah: Deborah, come molto frequente fra le donne, è invidiosa degli altri e desidererebbe essere più ricca e star meglio. È una donna che si evolve molto durante il libro. All'inizio è una donna forte che reagisce a tutto e riesce a superare gli ostacoli. È sempre in cerca di una soluzione. Uno dei suoi motti preferiti è “Aiutati che Dio ti aiuterà”. (pg 43) Da quando parte per l'America si trasforma in una donna debole che non agisce più. Lo dimostra il fatto che è morta sul colpo alla notizia della morte del figlio. (pg 138-139) Deborah piange sempre. Crede nei miracoli e perciò non smette mai di sperare che Menuchim guarisca improvvisamente. (pg 89) Menuchim: Menuchim è il figlio minore. Lui è quello che sembra aver preso tutte le disgrazie della famiglia perché non sa parlare e non è in grado di camminare per tutta la sua infanzia. (pg 32) Menuchim sopporta tutti gli insulti della gente senza mai reagire, ma anzi continuando a ripetere solamente mamma. (pg 27) Da questo si capisce che è un ragazzo molto magnanimo disposto a perdonare tutti . Anche quando diventa adulto, guarisc