Lettera al padre di Franz Kafka: analisi del testo

Lettera al padre di Kafka: analisi del testo, riassunto, personaggi, ambientazione e commento con dati biografici sull'autore (3 pagine formato doc)

Appunto di askilo

FRANZ KAFKA: LETTERA AL PADRE

Scheda di fine lettura.
Dati bibliografici:
Autore: Franz Kafka
Titolo: Lettera al padre.    
Luogo di edizione: Milano
Editore: Oscar Mondatori.
Data di edizione: Prima edizione: 1972
Diciassettesima edizione: 2006
Traduzione: Anita Rho e Italo A.

Chiusano
Presentazione: Margherita Rubino
Prezzo: 6.80 €
Genere: Lettera.
Breve presentazione dell’autore:  Franz Kafka nasce a Praga nel 1883 e muore a Kierling nel 1924. Scrittore ceco di lingua tedesca, fu una delle figure di maggiore spicco della letteratura moderna.
Nacque nella Praga austroungarica in una famiglia ebrea della media borghesia. Suo padre, commerciante, fu una presenza soffocante: in tal modo Kafka ne parla nelle pagine appassionate, dolenti e accusatorie della Lettera al padre (1919), documento fondamentale per conoscere la sua vicenda umana. Laureatosi in diritto all'università di Praga nel 1906, iniziò a lavorare in una società di assicurazioni. Nel 1902 conobbe Max Brod, che sarebbe diventato il suo più caro amico, e proprio a casa di Brod, nel 1912, conobbe Felice Bauer, con la quale si fidanzò per due volte e per due volte ruppe il fidanzamento: la tormentata relazione è documentata nelle Lettere a Felice, raccolte nel 1967.
Ci furono altre due donne importanti nella vita di Kafka: Milena Jesenska, con la quale intrattenne una fitta corrispondenza fra il 1920 e il 1922 (Lettere a Milena), e Dora Dymant, con la quale convisse per qualche tempo a Berlino, prima della morte. Nel 1910 iniziò a scrivere i Diari, e al 1911 risale il primo ricovero nel sanatorio di Erlenbach presso Zurigo, ma la diagnosi definitiva di tubercolosi fu formulata nel 1917. Da quel momento i ricoveri in vari sanatori diventarono sempre più frequenti e lunghi: Kafka morì in uno di questi, in Austria.

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FRANZ KAFKA LETTERA AL PADRE: RIASSUNTO

Breve riassunto della vicenda: In questa lettera Kafka analizza lucidamente il suo complesso rapporto con la figura paterna. Il protagonista ha infatti cerca una spiegazione per quanto riguarda l’educazione impartitagli dal padre nell’età adolescenziale. Kafka ricorda con grande amarezza, pur ammettendo le sue colpe, il severo metodo educativo del padre, persona autoritaria con potere quasi assoluto. Il padre cerca in tutti i modi di scoraggiarlo, di abbatterlo nei momenti forse più importanti della sua vita con atteggiamenti di restrizione e comunque adottando un comportamento difficile ed estremamente pessimista: ne è un eclatante esempio il momento in cui Kafka deve accingersi a sposare la donna sempre amata e a condividere con lei il resto dei suoi giorni.

LETTERA AL PADRE KAFKA: ANALISI DEL TESTO

Nonostante tutto Franz ha i suoi sensi di colpa e in parte attribuisce a sé il mancato rapporto con il padre, perchè i differenti caratteri non hanno mai permesso alcuna possibilità di comunicazione; ne è la più concreta testimonianza il fatto che il genitore nutriva per la figlia un certo affetto, con la quale aveva anche degli ottimi dialoghi. Personaggio di sostanziale importanza è la madre che a differenza del padre ha un carattere più aperto, comprensivo e generoso: questa infatti ama con tutto il cuore i propri figli e suo marito ed è costretta a subire, sia da una parte sia dall’altra, le angosce quotidiane all’interno del nucleo familiare.

LETTERA AL PADRE KAFKA: ANALISI PERSONAGGI

Presentazione e analisi dei personaggi:
Franz Kafka: l’autore scriva una lettera al padre in un periodo difficile della sua vita. Sente l’esigenza di trarre il bilancio del suo scontento. Poche pagine in cui lo scrittore mostra tutta la sua genialità nello scrivere. Dal ritratto che lui stesso disegna nel libro viene fuori un ragazzo che prova odio nei confronti del padre ma che si sente comunque colpevole. Franz sa bene che non risulterà mai degno agli occhi del padre e in cuor suo sa che entrambi sono colpevol e vittime di un gioco di sottile perfidia che andrà avanti fino a quando uno non lascerà il campo.
Il padre: Il padre, commerciante ebreo, desiderava una prole forte, ambiziosa, sicura di sé…il figlio Franz era fragile sotto qualsiasi punto di vista, non esternava i problemi e si chiudeva spesso in un guscio di inesorabile mutismo, introverso, rispettoso dell’altro; tutto ciò dava fastidio al padre che, in scatti d’ira, arrivava a picchiare il figlio, deridendolo e idolatrando l’immagine di sé stesso come l’emblema della soddisfazione e della stbilità. Il fatto che il padre volesse aver ragione anche davanti al torto palese, il non riconoscergli alcun merito, l’indifferenza verso di lui, causò a Franz Kafka ferite psichiche irreversibili, ancor più brucianti delle cinghiate sulla schiena.