"La malora" di Beppe Fenoglio

Sintesi della trama e analisi (narratore, flashback, lingua protagonisti) dell'opera dellos crittore piemontese (2 pagine formato doc)

Appunto di alealeale93
Trama.

La storia tratta di una famiglia, i Braida, che viveva a San Benedetto, nelle Langhe piemontesi.
Questa, all'inizio della storia, s'impoverì sempre di più anche perché il figlio maggiore, Stefano, era partito ventuno mesi per la leva militare.
Inoltre, il figlio minore Emilio fu costretto ad andare in seminario per desiderio della maestra creditrice. L'ultimo figlio rimasto, Agostino, dovette abbandonare anche lui la casa a soli diciassette anni per lavorare come servitore presso Tobia Rabino per sette marenghi l'anno. Nel primo anno di lavoro al Pavaglione, Agostino s'impegnò molto, perché Tobia voleva trasferirsi sulle prime colline sopra Alba, dove il diciassettenne si recò con il padrone per fare visita a suo fratello Emilio.
Tobia aveva complessivamente tre figli, tra cui una femmina, Ginotta, che, durante il periodo in cui Agostino lavorava presso il Pavaglione, si sposò con Amabile.

Dopodiché giunse la notizia della morte di Giovanni Braida, il padre del protagonista, e il figlio riuscì a ritornare a San Benedetto in tempo per il funerale. Nei due anni successivi, Agostino conobbe Mario Bernasca, un servitore ribelle che voleva scappare per trovare in città. Ma il protagonista non lo seguì e rimase da Tobia, che una sera litigò ferocemente con il figlio Jano per via della madre che si era ammalata. Intanto si era suicidato il vicino di casa dei Rabino, Costantino del Boscaccio, il cui cadavere fu ritrovato da Agostino nel bosco dove stava tranquillamente passeggiando. E dopo questo nel Pavaglione arrivò Fede, una ragazza che lavorava come domestica, di cui il giovane Braida s'innamorò. In seguito, Stefano venne assunto in un negozio appartenente a dei parenti molto ricchi, così Agostino, ormai ventenne, ritornò a San Benedetto, dove poco dopo il fratello Emilio morì.