Novecento di Baricco: recensione dettagliata

Recensione dettagliata di Novecento di Alessandro Baricco, con trama, personaggi, luogo, epoca e commento del romanzo (2 pagine formato doc)

Appunto di deino

NOVECENTO BARICCO: RECENSIONE

Recensione:
Titolo: Novecento.
Autore: Alessandro Baricco.
Editore: L’Universale Economica Feltrinelli.
Luogo e anno di pubblicazione: Italia, 1994.
Genere letterario: narrativa.

Novecento di Baricco: recensione

NOVECENTO BARICCO: TRAMA

Breve trama: Novecento parla della storia di un uomo il cui nome era appunto Danny Boodmann T.D.

Lemon Novecento che passò tutta la sua vita su una nave da crociera, la Virginia., Quest’ uomo era stato abbandonato sopra il pianoforte della sala da ballo della nave e lì era stato trovato da un marinaio che si chiamava Danny Boodmann.
Danny Boodmann si prese cura del bambino finche non morì, Novecento rimase orfano per la seconda volta all’ età di otto anni…
In quegli otto anni della sua vita non era mai sceso dalla nave, non aveva nessuna nazionalità, non era neanche nato agli occhi della legge...
Così il capitano decise di portare giù Novecento per metterlo in regola una volta per tutte, ma il ragazzino non era mai sceso dalla nave… E figuriamoci se voleva scendere! Novecento si nascose in un posto ignoto e ci stette per un po’ di giorni convincendo il capitano e tutti gli altri che fosse morto in qualche modo; ma una sera quando ormai il Virginian era in mare aperto poté uscire allo scoperto e suonò una melodia bellissima svegliando e stupendo tutti.
Dopo quell’ esperienza nessuno osò più costringere Novecento a scendere dalla nave.

Novecento di Baricco: trama

NOVECENTO BARICCO: TEMATICHE

Quando il narratore, un trombettista sconosciuto, salì sulla nave Novecento era già un uomo e appena vide il nuovo arrivato non mancò l’ appuntamento con lo spettacolo: una delle prime notti sulla nave del narratore, guardacaso il mare era in tempesta, Novecento prese il poveretto e lo portò nella sala da ballo, lo fece sedere sul pianoforte accanto a lui e cosa fece? Sganciò i fermi del piano, che date le condizioni del mare iniziò ad andare in giro per la sala da ballo con Novecento ed il trombettista dietro; nei primi secondi lo strumento non aveva controlli ma poi Novecento cominciò a suonare musica indimenticabile ed il piano iniziò, come dire, a ballare con l’ oceano. Questa magia non durò a lungo anche perché era la prima volta che Novecento ci provava… Distrussero mezza sala da ballo ma da quel momento diventarono amici per la pelle. Secondo il narratore Novecento era speciale perché lui sapeva leggere dentro le persone, ogni volta che ne incontrava una imparava qualche cosa, traeva delle informazioni, lo dimostrava il fatto che lui conosceva tutto il mondo ma non in modo geografico o politico o economico, lui aveva provato le stesse sensazioni che si potevano provare ad andare a New York anche se non c’ era mai stato e le provava perché magari sulla nave era passato un’ uomo che era stato a New York e glielo aveva raccontato.

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