Pappagalli verdi, G. Strada

Recensione del libro Pappagalli verdi, di Gino strada dettagliata e completa: sintesi e commento (1 pagine formato doc)

Appunto di lasessantottina
Le storie di guerra raccontate in questo libro provengono da differenti parti del mondo: Gibuti, Serbia, Afghanistan, Angola, Perù, Cambogia, Ruanda, Etiopia, Iraq e Pakistan, dove le condizioni in cui l’autore ed i suoi collaboratori si sono spesso trovati erano piuttosto difficili ed, in alcuni casi, molto tragiche.
La loro opera infatti consiste nell’installare ospedali da campo in poche ore, organizzare “soccorsi istantanei” approfittando dei rari momenti di tregua, provare a ricucire a lume di candela corpi (e spiriti..), nell’amputare e rieducare, nel convincere una povera bimba a trascorrere il resto della propria vita “adattandosi alla nuova forma del suo corpo, ad usare meglio quel che è rimasto”. Gino Strada ci narra della sua sorpresa nel constatare l’assenza di reazione da parte delle vittime (e dei familiari), e di aver capito poi come sia la “quotidianità della tragedia che rende superfluo ai feriti dalle mine piangere, lamentarsi.
E’ il fatto di avere sempre vissuto in mezzo al terrore e al dolore fisico, di averlo visto negli occhi dei nonni e poi dei padri….”.