RELAZIONE DEL LIBRO “FONTAMARA” DI SILONE

Relazione del libro "fontamara" di Silone. Riassunto, struttura dell'opera, personaggi principali .... (2 pagine formato doc)

Appunto di piccy152
Elena Piccinelli 3^ B mercurio 2 novembre 2005 Elena Piccinelli 3^ B mercurio 2 novembre 2005 RELAZIONE DEL LIBRO “FONTAMARA” DI SILONE S ilone espatriò in svizzera perché perseguitato dal fascismo e questo suo romanzo fu scritto appunto a Davos in Svizzera nel 1933.
Questo romanzo è il frutto dei racconti di tre superstiti alle repressioni fasciste che accaddero durante un'estate a Fontamara, un piccolo paesino della Marsica, arretrato e isolato situato tra il piano e la montagna; dove tutto è sempre uguale e succedono sempre le stesse cose per generazioni. Un giorno a Fontamara fu staccata la corrente elettrica, dato che per molti anni nessuno pagò le bollette.Durante primi giorni ci fu un grande scompiglio, ma poi tutto tornò come prima e la popolazione si abituò a questa nuova condizione, e tutto tornò come prima.
La sera in cui la corrente elettrica venne tolta, arrivò in forestiero che fece firmare agli abitanti un foglio di carta bianco.Gli uomini del paese che si recavano al lavoro, videro un gruppo di persone che scavavano per deviare il corso delle acque che irrigavano i campi dei contadini del paese per spostarlo verso le terre dell'Impresario. L'Impresario era un romano che si era trasferito nella Marsica e che con l'aiuto di amici del partito fascista e dei soldi della banca aveva comprato parecchia terra, era diventato il padrone della fornace, della conceria ed in poco tempo era diventato il nuovo potente della zona, sostituendosi alle vecchie autorità. Le donne del paese partirono verso il capoluogo per protestare, una volta arrivate chiesero del sindaco, ma dopo essere state derise vennero informate che il sindaco non esisteva più e che al suo posto era stato nominato podestà l'Impresario. Le donne si recarono verso la sua abitazione ma non lo trovarono. Si stava preparando una festa per la sua nomina a podestà, e all'interno erano tutti occupati perché per dar retta a loro.Quando l'Impresario arrivò, non gli prestò attenzione. Intervenne allora don Circostanza che le convinse ad accettare che una parte dell'acqua dovesse andare all'Impresario e una parte a loro. Nei giorni seguenti i cantonieri ripresero a scavare il nuovo percorso del fiume e i Fontamaresi si chiesero come fosse possibile deviare questo corso in modo che una parte restasse a loro e l'altra al potestà. Una mattina arrivò un camion che condusse i Fontamaresi ad Avezzano, dicendogli che si sarebbe parlato della questione del Fucino, cioè riguardo al corso del fiume e delle terre, e che loro avrebbero assistito. Ma i Fontamaresi insieme con altri contadini vennero messi a sedere in piazza e ogni volta che passava qualche autorità i carabinieri li facevano alzare e loro dovevano emettere grida di gioia. I contadini vennero rimandati a casa ma i Fontamaresi volevano sapere la decisione delle autorità in merito al corso del fiume ma scoprirono che non solo non gli avevano dato la terra ma che era stata data ai contadini ricchi. Vennero poi avvicinati da u