Il Medioevo: riassunto di un saggio di storia

Il Medioevo: riassunto e analisi delle tematiche principali del saggio "Medioevo, un secolare pregiudizio" di Régine Pernoud (6 pagine formato doc)

Appunto di elisakoa

IL MEDIOEVO: RIASSUNTO DI UN SAGGIO DI STORIA

Medioevo, un secolare pregiudizio.

Autrice: Régine Pernoud storica francese, è stata conservatrice del Museo di Reims e degli archivi nazionali di Parigi al Museo della Storia di Francia. Fondatrice e direttrice del Centro Giovanna d’Arco a Orléans, collabora a diverse riviste ed è autrice di numerosi saggi sul Medioevo come: “Luce del Medioevo”, “Il processo di Giovanna d’Arco” e “La donna al tempo delle cattedrali”.
Titolo originale del libro: Medioevo un secolare pregiudizio
Prima edizione: 1977

MEDIOEVO STORIA

Sintesi della trama e riflessioni sui contenuti del libro: Il Medioevo è considerato ancora in tempi recenti un’epoca di ignoranza, di abbrutimento, di sottosviluppo generalizzato, il periodo dei “secoli bui”, fitti di atrocità e di angherie. Da parte della Pernoud vi è una rivalutazione, basata su una ricerca di dati obiettivi, da opporre a quei luoghi comuni che la tradizione ci ha lasciato.

È difficile riuscire ad ottenere testi veritieri e approfonditi sui quali studiare il Medioevo; nelle enciclopedie sono spesso contenute informazioni contraddittorie ed insignificanti, le opere di erudizione abbondano ma non sono facilmente raggiungibili. In questi ultimi anni è comunque aumentato l’interesse per le costruzioni dell’epoca medievale; l’affluenza dei visitatori e dei turisti, in questi edifici è cosa abituale, l’abbazia di Mont-Saint-Michel accoglie più visitatori del Louvre.
Nel XVII secolo queste strutture vennero trasformate in luoghi di esilio o prigioni, nessuno apprezzava la loro bellezza. Infatti, per i rinascimentali c’erano due epoche dei Lumi: l’antichità (che si identifica per la Grecia, solo nel periodo di Pericle, per Roma, in quello di Cesare e Augusto) e il rinascimento stesso. Dal XVI secolo si iniziò ad imitare il genere classico mantenendo le regole fisse dello stile greco-romano sia per l’arte che per la letteratura.

Basso Medioevo: riassunto

BASSO MEDIOEVO: RIASSUNTO

Nel Medioevo le opere antiche venivano viste come tesori da sfruttare, non come modelli da imitare. Nel XII secolo, Bernardo di Chartres, per esprimere l’ammirazione che provava per i filosofi dell’antichità, disse: “Siamo nani appollaiati sulle spalle dei giganti” questo gli permetteva però di concludere che era in grado di vedere più lontano di loro. Durante il Medioevo si attingeva continuamente dall’antichità ma senza considerarne le opere come modelli. Propria di questo periodo è l’invenzione del romanzo, genere nuovo, sconosciuto al periodo classico. Coloro che hanno potuto leggere queste opere, ne hanno apprezzato l’intensa ricchezza e l’impressionante libertà di espressione, come se le varie popolazioni avessero ritrovato ad un tratto, quando furono libere dal giogo romano, una loro originalità che non avevano mai perduta. Anche il teatro, dalla funzione sacra ma anche educativa, ebbe una grande diffusione, coloro che recitavano non erano sempre attori di professione, spesso erano anche poveri, falegnami e tappezzieri. Ma nel XVI secolo a queste persone fu proibito di recitare, non avevano più diritto alla cultura, perché questo accadeva nell’antichità. La Pernoud sottolinea molto marcatamente i regressi che avvennero nel rinascimento.