Leopardi, riassunto: Lo Zibaldone, Operette morali, Canti e La Ginestra

Riassunto sulla filosofia e le opere di Giacomo Leopardi: Zibaldone, Operette morali, Canti e La Ginestra (4 pagine formato zip)

Appunto di carmendimauro

LEOPARDI, RIASSUNTO: LO ZIBALDONE, OPERETTE MORALI, CANTI E LA GINESTRA

Tra i classici della letteratura italiana, Leopardi ha il potere di coinvolgere il lettore.

La sua lingua artificiale e lontana dall’uso trasmette messaggi attuali. Leopardi è interessante anche per i contenuti della sua rifles-sione, pone dei problemi come rapporto con la natura, condizione artificiale dell’uomo oggi, i meccanismi della borghesia, il bisogno di valori e di significati, la ricerca di nuovi rapporti tra gli uomini; tratta dunque tutti temi critico-negativi. In Leopardi c’è una forza distruttiva, la sua originalità sta nel capire la miseria dell’uomo, senza però rinunciare alla conquista di una dignità fondata sulla conoscenza del vero.
La modernità sta nel volere conoscere il significato. Non si arrende di fronte all’incertezza e di  fronte alla crisi dei valori.

I CANTI DI LEOPARDI RIASSUNTO

Leopardi non è né scettico né nichilista (non credere a nulla, e pensare che non valga la pena di vivere), quindi non vede una chiusura totale verso gli altri uomini, ma anzi si avvicina molto a loro, perché pensa che tutti gli uomini soffrano e affrontano i problemi.  Giacomo leopardi nasce a Recanati nel 1798 figlio del Conte Monaldo, figura affettiva di riferimento, reazionario, estroverso e appassionato di libri di tutti i generi, infatti, grazie anche alla ricca biblioteca che gli offre un rapporto diretto con la cultura, e della marchesa Antici, la quale molto rigida e razionale, non aveva un rapporto affettuoso con i propri figli, e Leopardi lo vive in modo negativo. Educato insieme ai suoi fratelli da un precettore che gli insegnava tutte le materie (dalla calligrafia alla musica al latino). A dieci anni compose opere in latino, e trattati di astrono-mia.

Riassunto della vita di Giacomo Leopardi

LEOPARDI RIASSUNTO BREVE

Dedicandosi giorno e notte allo studio s’impossessa delle lingue classiche. Dal 1809 passa sette anni di piano studio. Nel 1817 inizia la corrispondenza con Giordani, e a dicembre s’innamora della cugina Lazzari. 1819 contrae una malattia agli occhi. La sua ricerca poetica si sviluppa in due filoni: gli Idilli e le canzoni civili. Nel 1822 parte per Roma e dopo cinque mesi con grande delusione torna a Recanati, lascia la poesia per qualche tempo e compone le “operette morali”. Nel 1825, lascia di nuovo Recanati e va a Milano, dove con delle lezioni private e lavorando con l’editore Stella riesce a vivere tra Bologna e Milano. Nel 1827 va a Pisa per il clima favorevole e per l’accoglienza, dopo essere ritornato a Firenze va Recanati non potendosi più mantenere, e passa 16 mesi di depressione. Gli amici mettono a disposizione una somma di denaro per vivere un anno a Firenze, parte e non tornerà più nella sua casa. A Firenze conosce Tozzetti, alla quale dedica alcune canzoni, in questo periodo vive con l’amico Ranieri. Nel 1831 esce la prima edizione dei canti, nel '36 La Ginestra e nel '37 muore a Napoli.