Il bilancio di esercizio

La funzione informativa del bilancio d’esercizio, la normativa sul Bilancio e le componenti del Bilancio (5 pagine formato doc)

Appunto di sarastor
Il bilancio d’esercizio è il documento, redatto dagli amministratori al termine del periodo amministrativo, con cui si rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria dell’azienda e il risultato economico d’esercizio. Il bilancio d’esercizio è quindi il rendiconto della gestione, il documento che sintetizza le operazioni compiute dall’impresa nell’arco dell’esercizio amministrativo. Come tutti i rendiconti, il bilancio d’esercizio assolve a due importanti funzioni: • una funzione conoscitiva, in quanto offre, a posteriori, informazioni sull’andamento economico della gestione e sugli elementi che compongono il patrimonio di funzionamento, esprimendo i risultati ottenuti collegati con le strategie, le scelte e le modalità di gestione poste in essere dal sistema azienda; • una funzione di controllo, in quanto rappresenta lo strumento con cui gli amministratori sottopongono il proprio operato all’esame e all’approvazione di chi ha loro assegnato l’incarico di governare l’azienda. Attraverso il bilancio d’esercizio è possibile misurare il reddito e il patrimonio di funzionamento, ottenere una sintesi delle operazioni compiute dal sistema azienda e stabilire, sia pure parzialmente e con margini di incertezze, l’orientamento gestionale da esso perseguito. La funzione informativa del bilancio d’esercizio. L’impresa, intesa come sistema di più elementi tra loro interagenti, coinvolge una molteplicità di soggetti che, direttamente o indirettamente, sono interessati alle sue vicende.
Tali soggetti ottengono le informazioni desiderate attraverso i documenti con i quali l’impresa stessa diffonde all’interno e all’esterno le comunicazioni richieste.
Di detti documenti il bilancio è senza dubbio quello che maggiormente risponde alle differenti esigenze conoscitive del pubblico. Possiamo distinguere gli utilizzatori del bilancio in due grandi categorie: • i soggetti interni all’impresa, portatori di interessi diretti, quali il proprietario o i soci di maggioranza e i lavoratori dipendenti; • i soggetti esterni all’impresa, portatori di interessi indiretti, quali gli investitori in capitale di rischio (soci di minoranza), i finanziatori, i clienti e i fornitori, gli uffici fiscali e, in generale, tutti i soggetti con i quali l’azienda entra in contratto. I soci di maggioranza e i dipendenti sono interessati ai dati riguardanti il grado di redditività degli investimenti produttivi. Poiché è in relazione a questo elemento che i proprietari valutano la convenienza a espandere l’attività aziendale e i dipendenti ricevono informazioni circa la stabilità del posto di lavoro. I soggetti esterni sono portatori di differenti interessi a seconda della categoria alla quale appartengono. Cosi, per esempio: • gli investitori in capitale di rischio necessitano di informazioni che servono a decidere se acquistare, conservare o vendere le azioni o quote di capitale dell’impresa. In particolare, essi sono inter