Fra Cristoforo: tema

Analisi del personaggio dei Promessi Sposi, Fra Cristoforo: tema svolto (3 pagine formato doc)

Appunto di vitto1996

FRA CRISTOFORO: TEMA

Ritratto di Padre Cristoforo (Promessi Sposi di Alessandro Manzoni). Padre Cristoforo era un uomo “…più vicino ai sessanta che ai cinquant’anni” e viveva nel convento di Pescarenico.
Come ogni frate cappuccino aveva la testa rasata, con una corona di capelli che girava tutt’attorno. La sua testa si alzava di tanto in tanto, per poi riabbassarsi: emerge qui la doppia personalità del frate, fiero ma allo stesso tempo umile.
Aveva una barba bianca e lunga, che gli dava un’aria di gravità che veniva accentuata dall’astinenza, alla quale era abituato da molto tempo grazie alla vita nel convento. I suoi occhi incavati erano spesso chinati a terra, con fare umile, ma a volte si accendevano di fierezza. Gli occhi del frate vengono paragonati a due cavalli bizzarri, che sanno per esperienza che non possono vincere sul cocchiere, in questo caso padre Cristoforo stesso, ma qualche volta si ribellano, e il frate deve mettere loro un freno.
Padre Cristoforo non era sempre stato un frate: da laico veniva chiamato Lodovico, ed era figlio di un ricco mercante. Il padre, dopo anni di lavoro, aveva deciso di ritirarsi dai commerci e vivere come un signore; si vergognava però per quello che aveva fatto per arricchirsi, perché a quei tempi la Chiesa considerava usura l’attività di compravendita.
 

Tema su Padre Cristoforo

LA FIGURA DI FRA CRISTOFORO

Cercava in tutti i modi di dimenticare la vita passata, ma le giornate trascorse da mercante continuavano a tornargli alla memoria. Il senso di colpa per la sua passata attività viene paragonato al Macbeth di Shakespeare, che vede comparire lo spettro di Banco, da lui fatto uccidere.
Il padre di Lodovico organizzava dei sontuosi banchetti ai quali erano invitati dei “parassiti”, uomini cioè che sfruttavano la sua ricchezza. Queste persone dovevano stare molto attente a non dire parole che potessero alludere alla passata occupazione del padrone di casa.
Ma un giorno, uno degli invitati, ingenuo, rispose a una delle provocazioni dicendo: “…eh! Io fo l’orecchio del mercante…”, facendo cadere in un silenzio imbarazzato tutta la tavola.
Per paura di essere preso in giro per la professione che aveva esercitato, passò i suoi ultimi anni in angustie continue e fece educare Lodovico da “maestri di lettere e di esercizi cavallereschi”, e morì lasciandolo giovane e ricco.
Lodovico si era abituato ad essere considerato un signore, anche perché gli adulatori dai quali era circondato lo trattavano con molto rispetto. Quando però volle la compagnia degli altri nobili, vide che per stare con loro doveva avere pazienza e sottomettersi, e questo modo di vivere non si adattava alla natura impetuosa di Lodovico. Poiché avrebbe voluto essere loro pari, provava a metà l’inclinazione a sopportarli e la rabbia per il loro comportamento.
Decise allora di fare loro concorrenza facendo sfoggio della sua ricchezza, coprendosi così di ridicolo.
 

Tema su Padre Cristoforo: descrizione del personaggio

PERSONAGGIO FRA CRISTOFORO: TEMA

Ma sentiva un orrore spontaneo per i soprusi e le angherie verso i più deboli, fatte soprattutto da coloro che Lodovico voleva come compagnia. Così prendeva le parti degli oppressi, si vantava di tenere sotto controllo un prepotente e si intrometteva negli scontri, tanto da attrarne degli altri.
A poco a poco, divenne un protettore dei deboli e un vendicatore di torti. Quest’occupazione era difficile e così facendo era sempre tormentato da nemici e cattivi pensieri.
Oltre alla guerra esterna, era anche addolorato da contrasti interni, che lui doveva risolvere con la violenza, e poi la sua coscienza ne soffriva. Per la sua sicurezza ma anche per i continui scontri, era costretto a vivere con attorno un gruppo di bravi.
Più di una volta aveva pensato di farsi frate, quando era troppo inquieto e nauseato dalla compagnia che frequentava, ma non si era mai deciso.
 

Il carattere di fra Cristoforo: tema