Carlo Goldoni e la riforma del teatro: tema

Tema su Carlo Goldoni, la riforma del teatro e descrizione di Mirandolina, la protagonista della Locandiera (1 pagine formato doc)

Appunto di loribe

CARLO GOLONDI E LA RIFORMA DEL TEATRO: TEMA

Goldoni, la riforma rispetto alla commedia dell'arte e descrizione di Mirandolina.

La commedia dell’arte ha tradizioni medievali, questa gioca principalmente sulle capacità dell’attore di interpretare un personaggio che diviene un tipo(servo,borghese, mercante),riconoscibile al pubblico grazie anche alla standardizzazione del personaggio, in questo tipo di commedia non vi sono battute ben definite ma l’attore agisce grazie all’interpretazione del canovaccio, una sorta di scaletta dove viene definita la trama.Arte vuol dire artista e artigiano.  I personaggi tra cui spiccano i celebri nomi di Arlecchino, Brighella, Colombina e Pantalone della commedia dell'arte era interpretati anche grazie all'ausilio della maschera . Di solito ogni attore durante la sua carriera non lasciava mai il suo personaggio, per questo vi era una mancanza di originalità nella  interpretazione.
Inoltre se l’attore  capiva che determinate battute divertivano il pubblico questo ci insisteva fortemente nel riproporle fino ad annoiarlo .Allora interviene Goldoni che nella sua opera Memories in cui critica le volgarità  insite nell' interpretazione della commedia  dell'arte, i tipi rappresentati dalle maschere e la ripetitività della recitazione.

APPUNTI SU CARLO GOLDONI

Per Goldoni i caratteri sono finiti in base al genere, ma infiniti nella specie. Ora lui vuole rinnovare la commedia, proponendo non più l' interpretazione di tipi ma di individui ognuno con il proprio carattere ed ognuno irriproducibile nel suo genere.Goldoni dice inoltre che le maschere avrebbero nascosto la gestualità e la mimica facciale per cui veniva limitato il messaggio della commedia, quindi ora si ha l' evoluzione del personaggio
Ora grazie a queste idee lui  attua la riforma, che riscuote gran successo, anche se per lungo tempo criticata perchè gli attori non avevano sino ad allora mai imparato a mente le battute, il pubblico era affezionato alle maschere e alle battute della commedia dell'arte.Per andare incontro a tali inconvenienti allora  Goldoni  attua la sua riforma gradualmente con la commedia il “Momolo Cortesan” dove vi sono scritte solamente le battute della protagonista princpale.In seguito la sua riforma fu attuata in pieno con la stesura delle parti di tutti i personaggi con “La donna di Garbo”,dove addirittura egli inserisce  dei consigli da dare agli attori (s'avansa un poco, con serieta ecc.).Molto difficile era il rapporto di Goldoni con la nobiltà che vien più volte schernita nelle sue opere, lui se ne guardava ben di offendere la nobiltà regnante a Venezia.

CARLO GOLODNI, LA LOCANDIERA

Far ciò sarebbe  stato  controproducente perchè a Venezia vi era ancora al potere l'oligarchia, sarà proprio per questo motivo che andava a punzecchiare nobili di altri città come si può notare  nell'opera la Locandiera con il conte di Albafiorita e di il Marchese di  Forlimpopoli a farne le spese.
La Locandiera del Goldoni ha come protagonista Mirandolina proprietaria della locanda dove si svolgono i fatti,donna accorta, che riesce a sfruttare i   corteggiatori e tenerli il più possibile presso la locanda per trarne un maggior guadagno. A fianco della proprietaria c'è un cameriere Fabrizio anch'egli corteggiatore della donna che mira a maritarsi con lei per passare da servitore a proprietario della locanda.