Pregiudizi e extracomunitari

Tema che approfondisce la questione dei pregiudizi sugli extracomunitari (1 pagine formato doc)

Appunto di dadalik
Extracomunitari, stranieri, immigrati.
Intorno a queste parole col passare degli anni si è andato a creare un alone di negatività, come se significassero inequivocabilmente anche irregolare, clandestino e delinquente. Se si riflette, però, il loro significato reale, quello del dizionario, non ha niente a che vedere con i significati delle parole a cui le associamo.
Si è formata una sorta di unione tra leggende  metropolitane, racconti iperbolici, lontani ricordi di guerre e ataviche paure del diverso. Questa micidiale unione fa si che la gente possa vivere di pregiudizi sugli stranieri immigrati, senza mai porsi il dubbio di non essere dalla parte del giusto.
Prendiamo adesso in esame alcuni di quelli che sono, a mio avviso, i pregiudizi e le paure più comuni.
Per iniziare, si sente spesso dire che gli stranieri vengono nel nostro paese a portare via il lavoro agli italiani. I dati della Caritas del 2002 dicevano che gli stranieri in Italia rappresentano solo il 3% della forza lavoro, dato che, personalmente, trovo piuttosto basso per produrre tutte queste grandi paure.
Lasciando comunque da parte i dati, che per quanto oggettivi rimangono sempre liberi a diverse interpretazioni, è visibili agli occhi di tutti il fatto che gli immigrati svolgano quelle mansioni che noi italiani troviamo troppo squalificanti, faticose, umilianti, mal retribuite, rischiose. Si potrebbe continuare l’elenco con molti altri aggettivi, ma sostanzialmente il fatto è che gli stranieri sono disposti fare i lavori che noi italiani non siamo più disposti a fare.