Saggio breve sulla fortuna

Saggio breve svolto sulla fortuna: confronto tra le diverse tesi di alcuni autori famosi, tra cui Boccaccio, Ariosto, Machiavelli e Guicciardini

Saggio breve sulla fortuna
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SAGGIO BREVE SULLA FORTUNA

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Giovanni Boccaccio, narratore e poeta italiano nonché uno dei massimi letterati di tutti i tempi, definisce la fortuna come una forza che muove il mondo, con cui l’umanità è costretta a misurarsi. In effetti è proprio così; la fortuna domina l’uomo contrastandolo o agevolandolo nel suo cammino. Si parla, appunto, di buona o cattiva sorte. Nessuno, però,è in grado di avere una chiara immagine di cosa sia la fortuna concretamente o da che cosa sia generata e il perché.

C’è chi dice che tutto dipenda da Dio, oppure che essa sia caratteristica di persone specifiche. In realtà essa è qualcosa di inesistente praticamente, qualcosa che non ha un’essenza; infatti ogni uomo ha solo un’idea di fortuna, una semplice convinzione, che, purtroppo, lo porta a credere spesso di esserne avvolto, comandato e addirittura intrappolato. Ritornando a quello poco fa citato, ciascuno può avere pensieri diversi relativi alla fortuna. L’importante però è che nessuno si faccia condizionare da essa prima che intervenga di fatto a cambiare il suo destino.

LA FORTUNA PER MACHIAVELLI

L’uomo, da sempre, passa la vita a cercare di soddisfare i propri desideri. Quindi, nel suo percorso terreno, è mosso principalmente dal fatto che la sua aspirazione prima o poi si avveri. Ma come tutti sanno, esiste una cosa chiamata “sorte” che può cambiare il proprio destino in qualunque istante.

Occorre però evitare di pensare ad essa e piuttosto sperare che se ne incontri una “buona” e non una “cattiva”. I risultati dimostrano però che quella buona arriva se la si cerca, ovvero se ci si mette nella realizzazione del proprio obiettivo tutto l’impegno possibile. È tradizione, infatti, incoraggiare il prossimo dicendo “vedrai che la fortuna ti aiuterà”.

Nonostante quanto appena detto, la mala sorte può colpire anche quando meno la si spetta oppure quando manca solo un pizzico all’arrivo del proprio traguardo. A questo punto, ciò che è importante è non scoraggiarsi, ma rialzarsi da terra e riprendere da capo poiché oltre alla cattiva sorte ne esiste anche una buona!

Il fatto di mettere tutto l’impegno possibile nell’obiettivo che si vuole ottenere significa anche prepararsi ad affrontare la sfortuna una volta che essa prenda il sopravvento. Machiavelli dice: li uomini quando sono tempi quieti, non vi potessino fare provvedimenti e con ripari e con argini, in modo che crescendo poi, o egli andrebbano per uno canale, o l’impeto loro non sarebbe né sì licenzioso né sì dannoso.

Leon Battista Alberti afferma che: migliore la sorte di quanti, fidando nelle proprie forze fin da principio, nuotano lungo tutto il corso della vita. Il messaggio che ci vuole dare Alberti è quello di non fidarsi della fortuna perché se essa dovesse cambiare si rimarrebbe ingannati ed è quindi meglio lottare con le proprie forze sempre e comunque.

Mai bisogna aspettare la sua comparsa perché il maggior rischio è quello di non rischiare…

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