Tema sullo sfruttamento minorile in riferimento a Rosso Malpelo

Tema svolto sullo sfruttamento del lavoro minorile in riferimento alla novella Rosso Malpelo di Giovanni Verga. Traccia e svolgimento

Tema sullo sfruttamento minorile in riferimento a Rosso Malpelo
redazione

TEMA SULLO SFRUTTAMENTO MINORILE

Tema sullo sfruttamento minorile
Fonte: redazione

Traccia del tema

Giovanni Verga, in una famosa novella dal titolo Rosso Malpelo che troviamo nella raccolta Vita dei campi pubblicata nel 1880, racconta di due ragazzini che lavorano in condizioni disumane in una miniera. Le cronache odierne mostrano continuamente minori in luoghi di guerra, di fame, di disperazione o utilizzati in lavori faticosi e sottoposti a crudeltà, nonostante gli interventi e gli appelli delle organizzazioni umanitarie. Inquadra il problema ed esponi le tue considerazioni in proposito.

SFRUTTAMENTO MINORILE: SVOLGIMENTO TEMA

La violenza sui bambini non esisteva  solo nel profondo Sud come scriveva Verga ma purtroppo esiste anche oggi nei paesi più progrediti, come testimoniano tante cronache e articoli di giornale.

Giovanni Verga, nella novella Rosso Malpelo, racconta la situazione del lavoro minorile nelle cave siciliane. Scrive:

Nessuno badava al ragazzo che si graffiava la faccia ed urlava; scavava con le unghie; le unghie gli si erano strappate e gli pendevano dalle mani tutte in sangue.

Verga non era l’unico che in quel periodo denunciava quei disagi. Infatti, anche Franchetti e Sonnino decisero di parlare della Questione Meridionale nella “Rassegna Settimanale”, per far conoscere le condizioni di vita del Meridione e diffondere la consapevolezza di un problema sociale.

Questi disagi comprendevano corruzione, usura, politica fiscale che colpiva i poveri, ma anche i bassi salari e la mancanza di misure di sicurezza sul lavoro.

Anche adesso, dopo tanti anni e nonostante una maggior presa di coscienza per migliorare le condizioni di lavoro, nel mondo sono ancora tantissimi i bambini che vengono sfruttati, costretti a lavorare diverse ore al giorno in condizioni impensabili, portati via dalla scuola e dunque privi di un'istruzione.

I bambini sfruttati nei paesi in via di sviluppo sono per lo più impiegati nelle miniere, nei laboratori tessili e nelle aziende di giocattoli, ma anche nel settore agricolo, nelle piantagioni, nelle miniere e nelle fabbriche di abbigliamento.

In tutto il mondo lo sfruttamento minorile è illegale. Ma perché quindi continua ad esistere? C'è un grosso problema di sfruttamento della manodopera a basso costo da parte dei paesi industrializzati e delle multinazionali, che spesso approfittano della situazione per sfruttare la struttura fisica dei bambini, più adatta a svolgere certi impieghi.

Spesso i bambini vengono impiegati per lavori pericolosi o diventano soldati già in giovanissima età. Altri vengono invece sfruttati per il turismo sessuale, in località turistiche molto famose e frequentate.

Questo è quello che accadeva sia in Rosso Malpelo, dove il padre muore e il figlio si perde nella cava e non fa più ritorno, sia oggi, con i bambini soldato che muoiono trucidati. Infatti è impressionante il numero di bambini uccisi o rimasti feriti in guerra, perché obbligati ad imbracciare un’arma per accompagnare gli adulti nelle azioni di guerriglia. Ormai i bambini vengono usati anche come kamikaze. Che società è una società che non ha più rispetto neanche per i bambini?

Ma cosa spinge un adulto a maltrattare o sfruttare un bambino? Probabilmente questi fenomeni derivano principalmente da disagi a livello economico e sociale.

Certi bambini vengono abbandonati a se stessi e l’unico futuro che hanno è quello di andare a lavorare, non importa in che condizioni.

Personalmente non trovo una soluzione, sempre ammesso che prima o poi si riesca veramente ad eliminare lo sfruttamento.

Ci sono organizzazioni umanitarie internazionali come l’Unesco o l’Unicef, che cercano di migliorare le condizioni di vita dei bambini cercando di istituire ospedali e scuole per permettere loro di avere un futuro. Ma il progresso è lento e difficile.

La cosa che chiunque di noi può fare, intanto, è appoggiare queste associazioni e non restare indifferenti a quello che succede nel mondo.

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