Guerra e Pace

Tema sul significato della guerra e i benefici della pace. (2 pagine formato doc)

Appunto di iceman187
Guerra e pace Guerra e pace Il problema di un ordine atto a determinare la pacifica convivenza tra gli esseri umani si può ritenere fondamentalmente impostato in quanto ovunque è incriminato l'atto di violenza.
Infatti la legge dei vari stati ha il compito di intervenire per rendere giustizia ovvero per prevenire o modificare in favore della pacifica coesistenza le eventuali cause di lotta. La soluzione di tale problema, che basa sul concetto acquisito di socialità e si concreta in imposizione di doveri e tutela dei conseguenti diritti proprio con l'interessato consenso degli associati, è quanto suggerisce la fiducia nella possibilità di risolvere il problema della pace mondiale ovvero il problema del rapporto pacifico ed ordinato dei gruppi etnico-politici di comune tradizione morale, culturale e spirituale definitisi in nazione. Ogni guerra, passata o presente, rappresenta la sconfitta dell'umanità, la sconfitta della diplomazia, la sconfitta della ragione.
Nelle guerre non ci sono né vincitori né vinti ed è stupido parlare di grandi guerre perché non esistono grandi guerre ma solo guerre che uccidono e distruggono sogni e speranza di poveri innocenti. La televisione non parla d'altro ed è difficile non rimanere segnati da ciò che ci mostrano le emittenti di tutto il mondo ma la TV, i giornali, la radio sono tutti mezzi di comunicazione che non possono o non vogliono far capire cosa sta accadendo nel mondo. Non mi interessa chi ha ragione o chi ha torto ma la paura negli occhi dei bambini che siano iracheni, serbi, o kosovari è l'unica certezza tangibile. I mass-media ci fanno sembrare tutto così lontano ed irreale ma ci basta pensare che tra Roma e Belgrado ci sono poco più di 750 Km ed è questa la distanza che divide la nostra vita è quella di poveri innocenti costretti a scappare via dalle proprie abitazioni. Dai tempi antichissimi ai nostri giorni, la storia è stata disseminata da fatti di sangue e da scontri per la supremazia di popoli su altri. E' noto a tutti come la politica nei momenti di crisi lasci il posto agli interventi armati ritenuti l'unico mezzo per la soluzione di divergenze su questioni solitamente d'interesse economico. Si ha l' impressione, a volte, che si scelga la forza invece che la persuasione quasi che fosse l'inevitabile atto finale di un qualcosa già premeditato. Si può senz'altro affermare che l'uomo in tutti i campi della sua evoluzione ha fatto dei progressi, ha fatto delle scoperte scientifiche che ne hanno sensibilmente migliorato la vita, è riuscito a debellare tantissime malattie, ha compiuto viaggi spaziali che prima sembravano impensabili; ma sul fronte dei conflitti la prassi non è cambiata assolutamente. Questo modo di agire preoccupa perché ha riflessi tragici su intere popolazioni, che pagano per tanto tempo le conseguenze delle scelte di chi li governa. Da qui l'appello, per chi governa gli Stati, di cercare altre alternative alla risoluzione dei contrasti. Spesso si fanno tavole rotonde per affermare