Solo et pensoso di Francesco: riassunto della poesia di Petrarca

Solo et pensoso: riassunto della poesia di Petrarca contenuta nel Canzoniere. Testo e commento dell'opera

Solo et pensoso di Francesco: riassunto della poesia di Petrarca
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Solo et pensoso

Francesco Petrarca e Laura
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Solo et pensoso è una poesia di Francesco Petrarca, contenuta nel suo Canzoniere, e che risale al 1337 circa.

In questo articolo vedremo il significato e la spiegazione della poesia, con un breve commento al testo, per capirne meglio il senso.

Vediamo intanto di cosa parla l'opera: qui Petrarca descrive principalmente se stesso, passeggiando per luoghi selvaggi cercando di allontanare i pensieri amorosi. Soprattutto, il poeta cerca di non mostrare le sue pene.

Il testo:

Solo et pensoso i più deserti campi
vo mesurando a passi tardi et lenti,
et gli occhi porto per fuggire intenti
ove vestigio human l’arena stampi.

Altro schermo non trovo che mi scampi
dal manifesto accorger de le genti,
perché negli atti d’alegrezza spenti
di fuor si legge com’io dentro avampi:

sì ch’io mi credo omai che monti et piagge
et fiumi et selve sappian di che tempre
sia la mia vita, ch’è celata altrui.

Ma pur sì aspre vie né sì selvagge
cercar non so ch’Amor non venga sempre
ragionando con meco, et io co llui.

Solo et pensoso: spiegazione breve

Come tutti gli altri sonetti della raccolta, anche questa è dedicata a Laura, la donna per la quale Petrarca prova un profondo e perpetuo amore, che però non verrà mai corrisposto.

Nella prima strofa della poesia viene riportata la solitudine di Petrarca, che, lontano da Laura, sceglie di percorrere dei luoghi deserti per non incontrare esseri viventi che possano disturbare i suoi pensieri.

Nella seconda quartina il poeta sembra abbia il timore che la gente scopra il suo stato d’animo privo di allegria: Petrarca sottolinea di nuovo la paura che le persone possano leggere le sue angosce d’amore.

Nella prima terzina Petrarca si rivolge alla natura: pensa che anche i monti, le pianure, i fiumi e i boschi conoscano la sua vita che invece è nascosta agli altri uomini.

Infine nella seconda terzina troviamo l’ultima considerazione del poeta, che non riesce a trovare percorsi aspri e così tortuosi da non permettere all’amore comunque di perseguitarlo.

Solo et pensoso: commento

Petrarca in questa poesia spalanca il mondo nascosto della nostra solitudine. Il dolore diventa arte nella ricchezza delle aggettivazioni. Tutto è preciso, puntuale, come in una magica, grande rappresentazione pittorica.

Per il tema trattato, per la delicatezza delle parole, per il concetto secondo cui la speranza che solo l’amore può venirci in aiuto e risollevarci a farci partecipe delle bellezze della vita, la poesia mostra tutta la sua modernità.

La composizione delle parole, dei verbi e degli aggettivi, hanno un ruolo fondamentale per la costruzione del sonetto.

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