Tesina sul melo: origine e coltivazione

Tesina sul melo: caratteristiche botaniche, fisiologia e fenologia del ciclo produttivo, esigenze pedoclimatiche, varietà, portainnesti, forme di allevamento, gestione del territorio, concimazione, irrigazione, diradamento, avversità e raccolta (9 pagine formato doc)

Appunto di robertolanfranchi96

TESINA SUL MELO: ORIGINE E COLTIVAZIONE

Agricoltura: il melo
Famiglia = Rosaceae
Sottofamiglia = Pomoidee
Genere = Malus
Specie = Malus domestica/pumila
Il melo è una coltura tipica dell’Europa centrale che è stata importata dall’Asia centrale; Ora la possiamo trovare in Italia, Austria, Germania del nord, Polonia ecc ecc..
Le produzioni sono in crescita anche per quanto riguarda la Cina.

Per ora l’Italia e la Francia sono le regioni che producono maggiormente, e per quanto riguarda la produzione siamo autosufficienti, anche perché il consumo di mele pro capite in questi  ultimi anni è sceso, a circa 40 kg/annui, data anche dalla maggior tipologia di offerte che il consumatore ha a disposizione durante l’anno.

Ora, anche in inverno abbiamo la disponibilità di altri frutti, provenienti da altre regioni, e quindi la mela non è, diciamo, il frutto preponderante.
Il melo è una pianta che viene allevata in zone di bassa montagna, di spiccata coltivazione melicola, come il Trentino Alto Adige, e che ha anche grandi standard qualitativi.
Nonostante questo, anche noi importiamo dall’altro emisfero, dal Cile, Argentina e sud Africa; si tratta sostanzialmente di mele fresche.

Scheda colturale del melo

MELO: COLTIVAZIONE

CARATTERISTICHE BOTANICHE :
Il melo è una pianta arborea molto vigorosa di altezza molto variabile, sia dalla specie, sia dalla scelta del portainnesto; può arrivare fino agli 8/10 metri di altezza. Se derivasse da seme sarebbe abbastanza alta, con crescita vigorosa e con accrescimento acrotono, che ha cioè forte dominanza apicale e tende a crescere in altezza e in larghezza, assumendo una forma più a piramide. È una specie a foglia caduca, per cui durante l’inverno le foglie sono assenti ed entra in riposo vegetativo.
Le radici sono superficiali e striscianti.
Le foglie sono semplici, ellittiche, inserite su nodi ravvicinati; possiedono una pagina superiore liscia e una pagina inferiore tomentosa.

Il melo: origine e caratteristiche

QUANDO FIORISCE IL MELO

Nelle pomacee i rami sono i seguenti:
•    LAMBURDA VEGETATIVA, ramo corto di 0,5/1,00 cm, di un anno, che ha all’apice una gemma a legno dalla quale si avrà un accrescimento vegetativo di 1 cm. Non porta le mele e il secondo anno darà l’accrescimento di altri 0,5 cm portando all’apice una gemma mista che darà sia l’allungamento del ramo, sia un mazzetto di 5/6 fiori. Questa viene detta LAMBURDA FIORIFERA che al 3°/4° anno diventa più grossa, la quale si chiamerà borsa, dotata sia di gemme a legno che di gemme miste; successivamente, con il passare degli anni, avremo la formazione della zampa di pollo.
•    RAMO MISTO,  ramo più lungo, di 20/30 cm di un anno che porta all’apice una gemma a legno e sull’asse presenta sia gemme a legno che miste; non viene lasciato invecchiare perché più invecchia e più mi da gemme a legno che non sono produttive.
•    BRINDILLO, ramo di un anno lungo 20/30 cm che presenta una gemma mista all’apice mentre lungo l’asse troviamo gemme a legno; è un ramo esile che produce solamente nella parte apicale.
Il melo presenta sia gemme a legno sia gemme miste;  la differenza sta nel fatto che le prime sono appuntite, mentre le seconde sono leggermente più grosse e rigonfie. Il fiore è tipico della famiglia delle rosacee, ermafrodita e presenta sia l’apparato sessuale maschile, sia quello femminile; la fecondazione è incrociata(la pianta deve essere fecondata da una pianta di varietà diversa) e può essere fatta sia da insetti che dal vento.