Tesina sulla pena di morte nel mondo

Tesina sulla pena di morte nel mondo e i diritti dell'uomo (7 pagine formato doc)

Appunto di centralmarket

TESINA SULLA PENA DI MORTE NEL MONDO

La pena di morte è la massima forma di pena infliggibile al condannato e consiste nella privazione della vita.
FUNZIONE E SCOPO DELLA PENA
Secondo la concezione retributiva, la pena è un castigo afflittivo e personale, un male che interviene come reazione, sul terreno morale e giuridico, al male che è stato commesso con il reato; insito in questa concezione è il principio della proporzione della pena alla gravità del reato, in quanto diversamente la pena si trasformerebbe da castigo morale e giuridico in mera vendetta.


La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo adottata dall’Assemblea Generale della Nazioni Unite il 10 dicembre 1948 afferma nel suo preambolo “l’avvento di un mondo in cui gli esseri umani godono della libertà di parola e di credo.
L’articolo 3 dice: “Ogni individuo ha diritto ALLA VITA, alla libertà e ALLA SICUREZZA della propria persona.”

Saggio breve sulla pena di morte


LA PENA DI MORTE IN ITALIA

LA PENA DI MORTE NELLA STORIA - Accenni alla pena di morte erano presenti già nei più antichi testi giuridici, come il codice di Hammurabi e la Bibbia, che puniva con la pena di morte più di 30 differenti crimini, dall’omicidio alla fornicazione. In forme diverse, la pena di morte è stata dunque una costante della maggior parte degli ordinamenti giuridici a partire dall’antichità sin verso la fine del XVIII secolo, quando cominciarono a essere numerosi e importanti gli sforzi per combatterla e per favorirne l’abolizione.    
Il concetto di pena nasce con l’istituzione della società.
La pena di morte nelle comunità preistoriche. Presso le comunità preistoriche la pena di morte era sicuramente comminata abbondantemente, le leggi erano tramandate oralmente. La pena capitale era applicata principalmente per crimini come omicidio e furto.   

Pena di morte: tema svolto


PENA DI MORTE NEGLI STATI UNITI

La pena di morte nelle società antiche. Il diritto biblico prevede la pena di morte per l’omicidio premeditato, per il rapimento o la vendita di persona, per il delitto di stregoneria, per i sacrifici umani, per l’adulterio e l’idolatria. Nel passaggio dalle forme consuetudinarie del diritto alle codificazioni scritte, la pena di morte viene prevista in tutti i codici delle società antiche.
La pena di morte è prevista nella polis dell’antica Grecia, ad Atene nasce una concezione della pena con finalità educativa, non certo verso il reo, ma verso l’insieme della società.
Nell’antica Roma il diritto penale pubblico prevede la pena di morte per l’alto tradimento e per gli atti sacrileghi. Accanto a questo, si trova un diritto penale privato che lascia spazio a forme di vendetta privata per certi tipi di delitti contro singoli individui. Durante il principato e l’impero, il ricorso alla pena di morte aumenta, soprattutto in funzione persecutoria contro il diffondersi della religione cristiana.
La pena di morte era in vigore anche nelle civiltà precolombiane, presso gli Egizi e i Babilonesi.
Pena di morte e civiltà islamica. Il punto di riferimento per il diritto penale è il Corano. Esso prevede il ricorso alla legge del taglione, quindi alla pena di morte; ma contiene altresì precetti miranti ad umanizzare i rapporti fra gli uomini.