Il fu Mattia Pascal: ricerca

Ricerca sul famosissimo libro di Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal: riassunto, analisi del testo, analisi lessicale e tematica, personaggi, significato, temi, contesto storico, fabula e intreccio e linguaggio (18 pagine formato doc)

Appunto di saetta88

IL FU MATTIA PASCAL

Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello
CASA EDITRICE: Rizzoli
ANNO DI EDIZIONE: prima edizione BUR Superclassici: gennaio 1993 quarta edizione BUR Superclassici: novembre 1996

IL FU MATTIA PASCAL TEMI

LE TEMATICHE FONDAMENTALI
- FAMIGLIA = “trappola” dalla quale è davvero impossibile fuggire!
Nel romanzo “Il fu Mattia Pascal” compare molte volte il concetto di “famiglia” inteso come trappola dalla quale non si può scappare.
Quest’idea è particolarmente evidente in alcuni punti del libro:
1    Fin da piccolo Mattia aveva capito che la famiglia era come una trappola, dalla quale non ci si poteva liberare.
Egli formulò questa riflessione a partire dalla sua situazione familiare.

La madre, infatti, rimasta vedova da poco non era in grado di gestire del tutto gli affari.
Spesso ella riceveva la visita della zia Scolastica, una sorella di suo padre, che intromettendosi sempre negli affari familiari, cercava in ogni modo di imporre le sue decisioni alla madre di Mattia, ma non sempre con successo. Fin dalla morte della fratello, ella si ritenne abilitata di prendere da sola decisioni anche importanti per conto della suocera, arrivando a scegliere lei stessa il marito adatto alla donna, senza però riuscire a convincerla.

Il fu Mattia Pascal: riassunto per capitoli

IL FU MATTIA PASCAL ANALISI

SUL TESTO: Pag. 61   “Zia Scolastica (l’ho saputo dipoi) voleva a tutti i costi che mia madre riprendesse marito. Di solito, le cognate non hanno di queste idee né danno di questi consigli. Ma ella aveva un sentimento aspro e dispettoso della giustizia; e più per questo, certo, che per nostro amore, non sapeva tollerare che quell’uomo ci rubasse così a man salva. Ora, data l’assoluta inettitudine e la cecità di mia madre, non ci vedeva altro rimedio, che un secondo marito. E lo designava anche in persona d’un pover’uomo, che si chiamava Gerolamo Pomino.
Pag. 65   “Non così zia Scolastica, la quale – non riuscendo ad appioppare a mia madre il suo prediletto Pomino s’era messa a perseguitar Berto e me.”
2.    Dopo essersi sposato con Romilda, poiché ella aspettava un bambino, Mattia Pascal si ritrova a trascorrere una vita infelice.
La moglie non gli da il minimo appoggio e la suocera (la vedova Pescatore) ne approfitta sempre per rinfacciargli i suoi errori e trattare in modo ostile sua madre.
Sentendosi oppresso dalla moglie, dalla sua suocera e da tutti i problemi (tra cui la difficile situazione finanziaria, il suo bambino che veniva ora curato dal signor Malagna).
Egli riesce a rimanere con la moglie, fin quando l’improvvisa morte della madre e della seconda figlia gemella (la prima era morta quasi un anno prima), lo distrussero moralmente.
Ormai provato egli decide di prendersi un periodo di riflessione, lasciando per un po’ di tempo la sua casa, ma pur allontanondosi egli rimane comunque legalmente legato alla sua famiglia, che non riesce a lasciarla indietro.