Tesina sul rapporto tra la psicoanalisi e la letteratura di Svevo

La vita di Italo Svevo, i rapporti con la psicoanalisi e le teorie psicoanalitiche di Freud: tesina svolta (5 pagine formato doc)

Appunto di AGesualdo

TESINA SUL RAPPORTO TRA PSICOANALISI E LETTERATURA DI SVEVO

Italo Svevo, rapporti con la psicoanalisi.

Se si sa con certezza che le teorie psicanalitiche di Freud, sviluppatesi fra `800 e `900 influenzarono notevolmente Svevo, non si sa di preciso quando egli le conobbe, sembrerebbe fra 1908 e 1912, infatti, iniziò ad occuparsi di psicanalisi nel 1911, discutendone con un allievo di Freud e leggendo alcune opere del filosofo. Svevo non condivise pienamente le teorie freudiane, accettandone solamente quelle che confermavano quanto lui già pensava della psiche umana; il suo rapporto con la psicanalisi può essere definito duale, infatti, da un lato egli ne fu affascinato, poiché ne apprezzava l'attenzione riservata ai gesti quotidiani più banali (lapsus, vuoti di memoria…), ma soprattutto perché vedeva la coincidenza fra l'inconscio di Freud e la volontà di vita irrazionale di Shopenauer; d'altro canto Svevo fu turbato dalla psicoanalisi, perché l'analisi dell'inconscio spesso porta il soggetto a prendere coscienza di verità rimosse, e quindi molto sconvolgenti, ma anche perché diffidava della possibilità di guarire le malattie psichiche con qualsiasi mezzo, come sosteneva anche Shopenauer.

CRITICA LETTERARIA PSICOANALITICA

Per questi motivi Svevo decise di seguire la teoria psicoanalitica non tanto come terapia medica quanto come mezzo letterario; l'analisi psicologica diventa l'argomento principale dei suoi romanzi, e questa analisi viene resa dal punto di vista letterario con il “flusso di coscienza”, una tecnica che consiste nel narrare le idee del personaggio così come si presentano alla sua mente, senza cercare necessariamente un legame logico fra le cose narrate, ma raccontando per “associazione di idee”, come avviene realmente nella nostra psiche (e in ciò fu influenzato anche da Joyce).

Un altro elemento che Svevo rese dalle tesi di Freud fu la coscienza della complessità della psiche umana: ogni singolo individuo è quello che è e causa delle innumerevoli esperienze che ha vissuto durante la sua esistenza, e fra queste un ruolo fondamentale lo ha la società per questo motivo Svevo analizza la società a partire dalla psiche dei suoi personaggi e può quindi criticarne i difetti, cosciente del fatto che essa non dice sempre la verità e possiede degli aspetti di cui il soggetto non ha piena padronanza.

La psicoanalisi e l'uomo: tesina di maturità

SVEVO E LA MALATTIA

VITA Aron Ector Schmitz (Italo Svevo fu solo uno pseudonimo) nacque il 19 dicembre 1861 a Trieste, da una famiglia ebrea appartenente alla media borghesia, fece studi commerciali in un collegio tedesco, ma fin da giovane si interessò di letteratura, leggendo autori come Goethe, Shiller e Heine. Nel 1978 tornò a Trieste, dove proseguì gli studi presso l'istituto superiore per il commercio, ma non abbandonò la sua passione per la letteratura, tanto che iniziò a scrivere per il giornale triestino d'ispirazione liberal-nazionalista e irredentista “L'Indipendente”.