Spazio e tempo nel Medioevo e nell'Umanesimo

Tesina di maturità sul tempo e sullo spazio nel Medioevo e nell'Umanesimo: Dante e la Divina commedia, l'universo, la civiltà del Rinascimento, il rapporto tra tempo storico ed eternità, Decameron di Boccaccio, Canzoniere di Petrarca e lo spazio nelle arti figurative (5 pagine formato doc)

Appunto di solofla

SPAZIO E TEMPO NEL MEDIOEVO E NELL'UMANESIMO

Il tempo è un’entità fisica per la scienza, ma per l’uomo nel corso dei secoli ha avuto significati diversi e per averne la cognizione più corretta è indispensabile ripercorrere tutte le sue fasi evolutive.

La storia con le sue periodizzazioni è, infatti, una lettura del tempo e della civiltà che ha segnato il percorso dell’uomo negli spazi in cui è vissuto. In altre parole la vita di ciascuno è correlata alle caratteristiche culturali che è stato in grado di elaborare e di rispecchiare in alcuni particolari atteggiamenti e non è strano notare che in aree geografiche omogenee ogni società ha espresso culture diverse pur vivendo in territori contigui. Il quadro è radicalmente mutato, quando, sotto l’impulso delle tecnologie, l’uomo ha cominciato a esplorare spazi più ampi e a mettersi in relazione con gli altri rinunciando alla sedentarietà dei secoli pregressi.

IL TEMPO NEL MEDIOEVO

Ciò è accaduto con la civiltà dei comuni e più precisamente con la cultura dei mercanti che, rispetto agli artigiani, costituisce un vero ceto emergente obbligato ad acquisire competenze e conoscenze adeguate ai bisogni dell’attività intrapresa.

Sono conoscenze di natura linguistica, geografica e matematica. In pari tempo il mercante avverte l’esigenza di presidiare la ricchezza di cui entra in possesso e di difenderla anche con la partecipazione al potere comunale mediante scelte politiche intelligenti. Ogni commerciante è teso alla ricerca dell’utile superando ogni remora di natura etica che ne limiti l’azione e l’esito degli affari. Per molti versi il ceto dei mercanti costituisce un’anomalia nella società in cui vive essendo in aperto contrasto con i valori della cultura ufficiale. Una manifesta trasgressione dei commercianti rispetto alle restanti classi sociali è quella di ricercare la mondanità, non a caso proprio in questo periodo si incentivano le iniziative per le feste e per il carnevale quasi per dare sfogo al bisogno di ostentare la ricchezza in aperta competizione con l’aristocrazia latifondista che comincia a perdere l’egemonia sugli abitanti del comune. Ovviamente nelle società comunali sono presenti e coesistono tendenze di segno opposto perciò quella prevalente alla fine è assunta come sintesi di un preciso contesto sociale di cui è possibile cogliere le peculiarità per confrontarle con altri di diverso tipo anche su basi diacroniche.

Tesina di maturità sullo spazio e il tempo

CONCEZIONE DEL TEMPO NEL RINASCIMENTO

Nello spazio e nel tempo l’uomo realizza tutta la sua esistenza elaborando culture diverse, come nel caso dell’Alto Medioevo che è contrassegnato da una società rurale nella quale la natura domina ogni aspetto del suo pensiero, lo condiziona e lo trascende. La terra gli appare come un luogo di sofferenza e di patimenti fisici, mentre il Paradiso è per lui un giardino di delizie. Proprio la natura con la sua negatività è quella che non è mai presa in considerazione dagli artisti e dagli scrittori. Lo spazio non è misurato né misurabile e la vita di ognuno scorre nel ciclo della natura scandito dal lavoro e dalle campane delle chiese. Nell’Alto Medioevo modeste sono le conoscenze geografiche e labile la memoria storica degli eventi accaduti in precedenza. Tutto cambia con l’avvento dell’economia di mercato dopo il XII secolo. Cambia nell’immaginario comune l’idea di spazio e di tempo sotto la spinta della società comunale e del profitto commerciale. Anche l’aspetto dei comuni cambia per adeguarsi ai nuovi bisogni. Nascono nuovi rapporti di proprietà e si disgregano le preminenze della società feudale che si attarda a considerarsi ancora egemone. L’organizzazione dello spazio urbano è il chiaro segno di un nuovo rapporto con la natura che comincia ad essere modificata secondo i bisogni dei ceti emergenti.

Lo spazio e il tempo: tesina

MISURAZIONE DEL TEMPO NEL MEDIOEVO

Dentro tale cornice anche il tempo acquista un valore inedito e la vita di ognuno è scandita dall’orologio collocato sulla facciata delle chiese. Perfino il calendario è riformato per rispondere ai bisogni della nuova realtà. Il tempo non è più un dono di Dio, ma qualcosa che ha un valore commerciale e che può essere comprato e venduto. Lo spazio ormai si è dilatato oltre misura e ne sono prova i viaggi di Marco Polo verso l’Asia e i viaggi di navigazione verso l’Oriente. Un nuovo capitolo della storia!
È, però interessante ricostruire le fasi attraverso le quali il concetto spazio temporale si modifica assumendo come riferimento la triade Dante, Petrarca e Boccaccia per arrivare all’Umanesimo i cui prodromi ci anticipano la civiltà del Rinascimento. Per Dante l’universo ha una configurazione che nel suo insieme ricalca il cosmo tolemaico-aristotelico.