Mass Media: tesina maturità

I mezzi di comunicazione, dalla propaganda di regime ad internet tra omologazione e consumismo-individuo e società. Tesina di maturità sui mass media (36 pagine formato docx)

Appunto di simogol93

MASS MEDIA: TESINA MATURITA'

I Mass Media: dalla propaganda di regime ad Internet, tra omologazione e consumismo-individuo e società
Sin dal loro avvento, fra gli anni ’20 e gli anni ’30 del Novecento, i mezzi di comunicazione hanno sempre giocato nella società occidentale un ruolo fondamentale, per la definizione delle tendenze culturali, delle aspettative di vita, degli esempi che le masse – l’intera popolazione sempre meno differenziata in classi sociali culturalmente diverse - avrebbero assunto per se stesse; la radio, il cinema, i giornali divennero da subito un vero e proprio strumento di potere, di diffusione ideologica, di propaganda politica.

Mass media: tesina maturità

L'INFLUENZA DEI MASS MEDIA SULLA SOCIETA'

Sulle potenzialità dei mass media e sui risentimenti delle masse, in seguito al primo conflitto mondiale si fondarono i totalitarismi, prima che dittature, vere e proprie macchine del consenso: furono diversi da qualsiasi regime assoluto del passato per la tendenza tesa non solo a centralizzare il potere ma anche le ideologie, la cultura e la ragione perché si orientassero esclusivamente all’interno del pensiero imposto.
In questo quadro nasce la società di massa, caratterizzata da:
     modelli di comportamento generalizzati per la maggioranza della popolazione;
     una produzione, distribuzione e consumo dei beni e dei servizi su vasta scala;
     una partecipazione alla vita politica e culturale secondo standard ampiamente diffusi e favoriti dai mezzi di comunicazione di massa (mass-media).

L'influenza dei mass media sulla società: tesina maturità

RUOLO DEI MASS MEDIA NELLA SOCIETA' ODIERNA

Della massa è difficile fornire una definizione sociologica univoca poiché esiste un’interpretazione attiva della massa, secondo la quale essa può diventare il luogo di una coscienza collettiva (ad es.

il proletariato come «massa» dei lavoratori in lotta) ed una passiva che vede in essa un insieme di soggetti incoscienti o manipolati ( ad es.
la massa sottomessa ai regimi totalitari o quella condizionata dai mass-media). Ma è evidente che nell’era dei totalitarismi la massa venne utilizzata per creare consenso nell’opinione pubblica ai regimi: questo portò lo Stato a operare un rigido controllo nei confronti della società civile, in quanto divenne fondamentale il consenso dei cittadini per operare efficacemente. Nascono così i mezzi di comunicazione come strumento di potere, di propaganda, per omologare le masse di fronte al potere statale e, nel caso dei totalitarismi, all’ideologia totalizzante e alle idee del dittatore, simbolo carismatico di questa nuova forma di potere e in cui la massa tende a identificarsi. Manifestazioni coreografiche, prima nel fascismo e poi nel nazismo e nello stalinismo, furono utilizzate con gran dispendio di simboli, bandiere e uniformi, per far sentire alla massa di essere soggetto e oggetto dello spettacolo.
Il sentimento dell’appartenenza al gruppo, nello splendore delle divise e nel clamore dei canti, doveva riempire il grigiore di una realtà politica e sociale assolutamente non corrispondente abitata da persecuzioni, guerre, discriminazioni culturali e religiose.