Seconda guerra mondiale, tesina

Tesina di 3° media sulla II guerra mondiale: le cause, le conseguenze, i combattenti e la conclusione del conflitto.

Seconda guerra mondiale, tesina
ansa

Tesina sulla seconda guerra mondiale

Tesina sulla Seconda guerra mondiale
Fonte: ansa

Con la seconda guerra mondiale si intende quel conflitto cominciato nel settembre 1939 con l'invasione della Polonia da parte delle truppe tedesche, allargatosi progressivamente con l'entrata in guerra di: Gran Bretagna, Francia, Italia, Unione Sovietica, Giappone, Stati Uniti e altri paesi europei e non. Si concluse in Europa l'8 maggio del 1945 con la resa incondizionata del Terzo Reich e nell'area del Pacifico il 15 agosto dello stesso anno con la sconfitta dell'Impero giapponese (anche se la firma della resa avvenne il 2 settembre) che subì pochi giorni prima due bombardamenti atomici.

Introduzione

La seconda guerra mondiale fu il più grande conflitto armato della storia, si estese quasi ovunque nell'intero pianeta e coinvolse più nazioni di qualsiasi altro, introducendo nuove e potenti armi, come la bomba atomica. Nonostante il nome (guerra totale), non tutte le nazioni furono coinvolte; alcune mantennero la neutralità (come Eire, Svezia e Svizzera), altre erano insignificanti dal punto di vista strategico (come il Messico).

La guerra colpì la popolazione civile più gravemente di qualsiasi altro conflitto precedente e servì come sfondo per l'olocausto condotto dal nazismo nei confronti degli ebrei, così come per diverse altre significative uccisioni di massa di civili inermi.

Queste comprendono il massacro di milioni di cinesi e coreani da parte dei giapponesi e il bombardamento di obiettivi civili in Germania e Giappone da parte degli alleati, così come i bombardamenti delle città europee da parte della Germania. In totale, la seconda guerra mondiale causò circa 50 milioni di vittime (circa il 2% della popolazione del pianeta).

Seconda guerra mondiale: le fasi preliminari

Adolf Hitler
Fonte: ansa

Il risentimento tedesco nei confronti del trattamento subito dopo la fine della prima guerra mondiale e le seguenti difficoltà economiche, permisero ad Adolf Hitler e al suo movimento estremista nazionalsocialista (NSDAP) di prendere il potere in Germania e assumere il controllo totale della Nazione. Ignorando i vincoli imposti dal Trattato di Versailles, egli ricostruì l'esercito tedesco. Rimilitarizzò la zona di confine con la Francia, ottenne l'unificazione di Germania e Austria e si annesse parti della Cecoslovacchia (i Sudeti, la Conferenza di Monaco).

Nel 1922 Benito Mussolini e il suo Partito Fascista avevano preso il potere in Italia e nel maggio 1939 strinsero il famoso Patto d'acciaio con la Germania.

L'Impero giapponese invase la Cina nel settembre del 1931, usando la messa in scena del sabotaggio ferroviario di Mukden (Incidente di Mukden) come pretesto per l'invasione della Manciuria. Anche se il governo giapponese si oppose all'azione, l'esercito riuscì ad agire in maniera indipendente e instaurò un governo fantoccio, creando uno stato separato: il Manchukuo.

La Germania stipulò un trattato (Patto Molotov-Ribbentrop) con l'Unione Sovietica e nel 1939 avanzò pretese territoriali su parte della Polonia (il famoso Corridoio di Danzica). La Polonia reagì alle pretese e la Germania, il 1 settembre 1939, la invase con un pretesto (Incidente di Gleiwitz). Il 3 settembre, Regno Unito e Francia dapprima riluttanti a morire per Danzica dichiararono guerra alla Germania. Intanto i giapponesi avevano già invaso la Cina nel 1937-38, prima che la seconda guerra mondiale iniziasse in Europa.

Il 1939

Il periodo che va dal settembre del 1939 al maggio 1940 divenne noto come la "strana guerra". Le forze tedesche vennero spostate a Ovest dopo l'attacco alla Polonia, mentre il 17 settembre 1939 l'Armata Rossa sovietica metteva in atto un'invasione da Est in applicazione del patto Molotov-Ribbentrop. La Francia si mobilitò lungo il suo confine, pesantemente difeso lungo la famosa Linea Maginot, mentre i britannici inviarono un corpo di spedizione in Francia. Eccetto per un breve attacco francese attraverso il Reno, ci furono poche ostilità, mentre ambo le parti ammassavano le proprie forze.

Nel frattempo, il 30 novembre 1939, l'Unione Sovietica aveva invaso la Finlandia dando il via alla Guerra d'inverno che si concluse nel marzo 1940 con la cessione di alcuni territori finlandesi all'Unione Sovietica. Come più tardi risultò chiaro, il significato di questo attacco per l'URSS fu soprattutto dovuto alla consapevolezza che presto la Germania avrebbe attaccato e il retroterra finlandese avrebbe permesso all'URSS di difendere l'avamposto di Leningrado.

Il 1940

Il 9 aprile 1940 la Germania invase e annientò in breve la resistenza di Norvegia e Danimarca. Nel maggio 1940 le truppe tedesche attaccarono i Paesi Bassi e il Belgio e da qui, passando per la Foresta delle Ardenne e aggirando completamente la Linea Maginot entrarono in Francia dando il via alla Battaglia di Francia. La loro tattica della blitzkrieg (guerra lampo) riuscì a sconfiggere i francesi e le armate britanniche in Francia.

Il 10 giugno l'Italia dichiarò guerra alla Gran Bretagna e alla Francia, rimanendo però sulla difensiva, e attaccando sulle Alpi solo pochi giorni prima che la Francia chiedesse l'armistizio ai tedeschi. L'esercito britannico evacuò da Dunkerque lasciandosi dietro il proprio equipaggiamento e il nuovo governo francese del maresciallo Philippe Petain trattò la pace, che lasciò la Germania in possesso di Parigi, del Nord e di tutta la Costa Altlantica, mentre la Francia Centro-meridionale rimaneva indipendente con le sue colonie, e il governo si insediava nella cittadina di Vichy. Nonostante le assicurazioni francesi che in nessun caso la flotta sarebbe stata consegnata ai tedeschi o agli italiani, l'Ammiragliato britannico diede avvio ad una azione (nota come Operazione Catapult) volta a devitalizzare le navi da guerra francesi che, lasciata la Francia, erano ancorate nelle basi algerine di Mers el Kebir e Orano. Il risultato di questa azione, oltre a mille morti fra i marinai francesi, fu estremamente controproducente. Le navi francesi che furono in grado di farlo rientrarono a Tolone, mentre quelle alle quali fu impossibile (come la corazzata Richelieu) reagirono energicamente a qualunque tentativo alleato di penetrare in Nordafrica. Una minima percentuale dei marinai francesi internati in Gran Bretagna aderì in seguito alla Francia Libera.

Nel giugno 1940 l'Unione Sovietica occupò la Lituania, l'Estonia e la Lettonia.

Non trovando vie per una pace con la Gran Bretagna la Germania iniziò una campagna di bombardamenti strategici che venne chiamata dai britannici the Blitz. Quella che passò alla storia come la Battaglia d'Inghilterra (10 luglio-31 ottobre 1940) però non ottenne i risultati sperati: se inizialmente la Luftwaffe bombardava i centri di controllo della Royal Air Force, in seguito la tattica si trasformò nel semplice bombardamento terroristico di Londra.

Ciò permise alle fabbriche inglesi di produrre aerei in gran quantità e alla RAF di ottenere il dominio dei cieli indispensabile per contrastare l'Operazione Leone Marino, l'invasione della Gran Bretagna già pianificata dal comando tedesco ma mai realizzata. Allo scopo di portare la Gran Bretagna alla sottomissione la Germania attuò anche un blocco navale, la Battaglia dell'Atlantico, svolta soprattutto dai famigerati U-boat. Secondo una teoria accreditata, in realtà Hitler perseguì malvolentieri la campagna contro la Gran Bretagna, ritenendo che l'avversario inglese fosse ormai fuori combattimento e che prima o poi avrebbe chiesto un armistizio. Tutti i suoi piani erano rivolti all'Est, alla campagna contro l'Unione Sovietica, e pertanto non allocò alla Battaglia d'Inghilterra tutte le risorse che avrebbe dovuto e potuto impiegare.

Il 28 ottobre 1940 su personale iniziativa di Benito Mussolini l'Italia invase la Grecia partendo dalle basi in Albania. Sebbene in inferiorità numerica le forze greche respinsero gli invasori dando agli alleati la loro prima vittoria e costringendo Mussolini a chiedere aiuto ai tedeschi. I caduti italiani nel dissennato attacco alla Grecia furono più di 13.000.

Nel 1940 iniziò anche la guerra in Nordafrica, quando, dopo molte esitazioni, le truppe italiane avanzarono in Egitto, fino a Sidi El Barrani, a circa 90 km dal confine libico. Le truppe italiane, sebbene molto superiori di numero, erano mal comandate e scarsamente equipaggiate. In autunno una controffensiva condotta dal generale sir Archibald Wavell con un corpo d'armata di circa 30.000 uomini sbaragliò una forza di oltre 200.000 italiani, facendo decine di migliaia di prigionieri e avanzando fino al golfo della Sirte.

Foto dei soldati tedeschi durante l'Operazione Barbarossa
Fonte: ansa

Il 1941

Lo stallo venutosi a creare in Grecia fu affrontato e risolto con l'invasione tedesca della Jugoslavia prima e della Grecia poi. Questa tuttavia non era nei piani di Hitler, che dovette risolversi a un tale passo vista l'inefficacia dell'attacco italiano. Dovendosi concentrare sui balcani, la Germania dovette posporre l'invasione dell'Unione sovietica, già nei piani di battaglia fin dall'inizio del conflitto, e per Hitler strategicamente ben più importante.

Il 20 maggio unità aviotrasportate tedesche iniziarono l'invasione dell'isola di Creta. La Battaglia di Creta si concluse il 1 giugno con la vittoria tedesca che però pagarono con 17.000 vittime la loro prima e unica invasione aviotrasportata. Proprio per le perdite riportate Hitler non ordinò mai l'invasione di Malta (Operazione Herkules), Cipro e del Canale di Suez.

Per la Royal Navy la situazione nel Mediterraneo si fece difficile. Nonostante la brillante vittoria contro gli italiani presso capo Matapan (27 marzo), la Mediterranean Fleet subì pesanti perdite durante le operazioni per l'evacuazione della Grecia. In autunno il sommergibile tedesco U311 colò a picco la corazzata Barham, e in dicembre andarono perdute anche la Valiant e la Queen Elizabeth, ad opera dei mezzi d'assalto della marina italiana. Nel corso dello stesso anno la Mediterranean Fleet aveva perduto la portaerei Ark Royal, l'incrociatore pesante York, gli incrociatori Gloucester, Calcutta, Neptune, Fiji e numerosi cacciatorpediniere e unità minori. Gravi danni aveva subito anche la corazzata Nelson, silurata da aerei italiani, e le portaerei Illustrious e Formidable, gravemente danneggiate da bombardieri tedeschi.

Le difficoltà create dalle pesanti perdite non impedirono alla flotta britannica di infliggere a sua volta gravi danni al traffico di rifornimenti tra Italia e Libia. Per quanto duramente provata dai bombardamenti aerei, la piazzaforte di Malta rimase una pericolosa spina nel fianco dei rifornimenti italo-tedeschi.

Il 22 giugno la Germania attaccò l'Unione Sovietica, con la quale aveva un patto di non aggressione, con l'Operazione Barbarossa. I russi furono colti ampiamente di sorpresa e i tedeschi conquistarono vaste aree di territorio, catturando centinaia di migliaia di soldati nemici. I sovietici si ritirarono, e riuscirono a portarsi dietro gran parte della loro industria pesante, togliendola dalla linea del fronte e riposizionandola in zone più remote. Una tenace e disperata difesa impedì alla Germania di conquistare Mosca prima dell'arrivo dell'inverno. La Germania, che si aspettava di finire la campagna in pochi mesi, non aveva le proprie armate equipaggiate per il combattimento nel rigido inverno russo.

Il 7 dicembre 1941 con un'operazione a sorpresa e senza preventiva dichiarazione di Guerra, il Giappone bombardò il porto di Pearl Harbor distruggendo ed affondando la maggior parte delle navi alla fonda. La risposta Statunitense fu immediata, il giorno dopo gli Stati Uniti d'America entrarono in guerra contro il Giappone ed i suoi alleati. L'escalation giapponese fu rapida e violenta. Malesia, Singapore, Birmania e Nuova Guinea vennero rapidamente invase. La resistenza statunitense nelle Filippine venne anch'essa rapidamente liquidata. La "forza Z", una squadra navale britannica composta dalla corazzata Prince of Wales e dall'incrociatore da battaglia Repulse venne annientata dall'aviazione della Marina Imperiale Giapponese, che in quel momento aveva gli equipaggi meglio addestrati alla guerra aeronavale.

Intanto, nei primi mesi del 1941, le prime forze tedesche comandate da Erwin Rommel sbarcarono in Libia per dar man forte agli italiani. Il generale tedesco assunse il comando delle operazioni sul campo, mentre il comando supremo, piuttosto pavido e indeciso, rimase ai generali italiani. La controffensiva italo-tedesca portò a controllare nuovamente la Cirenaica, eccettuata la città di Tobruk, che rimase in mano britannica e sotto assedio. In compenso, nel giugno 1941 le forze alleate invasero la Siria e il Libano, occupando Damasco il 17 giugno e prevenendo una penetrazione italo-tedesca in Siria. Allo stesso modo le forze britanniche presero il controllo dell'Iraq, e congiuntamente con l'Armata Rossa (l'Unione Sovietica era stata attaccata il 22 giugno) invasero l'Iran. Entrambi i paesi erano fonti petrolifere irrinunciabili.

Il 1942

Nella primavera del 1942 l'esercito tedesco portò nuovi attacchi, ma sembrò incapace di scegliere tra un attacco diretto a Mosca e la cattura dei pozzi petroliferi del Caucaso. Sul fronte russo combattevano anche i soldati del corpo di spedizione italiano, il CSIR che arrivò nell'estate del 1941, e che venne rinforzato dall'ARMIR giunto nell'estate del 1942, e resterà coinvolto in una disastrosa ritirata. Mosca venne ancora una volta risparmiata, e alla fine del 1942 i sovietici riuscirono a schiantare le linee del fronte dell'Asse a Sud e a circondare la Sesta Armata Tedesca nella Battaglia di Stalingrado.

Nel Pacifico, nel maggio 1942, l'invasione giapponese di Port Moresby, che se avesse avuto successo li avrebbe messi a portata di tiro dell'Australia, venne sventata dalle forze navali statunitensi nella Battaglia del Mar dei Coralli, divenendo la prima efficace opposizione ai piani giapponesi.

Un mese dopo la Marina statunitense prevenne l'invasione delle Isole Midway, questa volta distruggendo quattro portaerei, che l'industria giapponese non fu in grado di rimpiazzare, e mettendo in Giappone sulla difensiva.

I capi alleati si erano accordati, ancora prima dell'ingresso degli USA nella guerra, che la priorità andava alla sconfitta della Germania. Comunque, gli Stati Uniti e altre forze, inclusa l'Australia, iniziarono a metà del 1942 a riguadagnare i territori catturati, contro l'amara e determinata difesa delle truppe giapponesi. L'Armata nazionalista Kuomintang di Chiang Kai-shek e l'Armata Comunista Cinese di Mao Zedong si accordarono per mettere da parte le differenze e opporsi al Giappone nelle aree occupate della Cina, ma senza cooperare.

In Nordafrica l'Afrika Korps di Rommel avanzò rapidamente ad Est, portando l'assedio al vitale porto di Tobruk. Le truppe, principalmente australiane, che difendevano la città, resistettero finché vennero rilevate, ma una rinnovata offensiva dell'Asse portò alla cattura della città e spinse indietro l'Ottava Armata Britannica fino alla linea di El Alamein.

La prima battaglia di El Alamein ebbe luogo tra il 1 luglio e il 27 luglio 1942. La Germania era avanzata fino all'ultimo punto difendibile prima di Alessandria d'Egitto e del Canale di Suez. Comunque rimase a corto di rifornimenti e la difesa britannica fermò la sua spinta. La Seconda battaglia di El Alamein avvenne tra il 23 ottobre e il 3 novembre 1942 dopo che il generale Bernard Montgomery aveva sostituito Claude Auchinleck come comandante dell'Ottava Armata. Le forze del Commonwealth lanciarono l'offensiva e distrussero l'Afrika Korps. Rommel venne respinto indietro, e questa volta non si fermò fino a che non giunse in Tunisia.

A complemento di questa vittoria, l'8 novembre 1942, truppe americane e britanniche sbarcarono in Marocco e Algeria durante l'Operazione Torch. Le forze locali della Francia di Vichy opposero poca resistenza prima di unirsi alle forze alleate. Infine, le truppe tedesche e italiane vennero prese tra le pinze di una doppia avanzata dall'Algeria e dalla Libia.

Soldati italiani in marcia nei Balcani dopo la notizia dell'armistizio con gli Alleati della seconda guerra mondiale
Fonte: getty-images

Il 1943

Nel febbraio 1943, i miseri resti dell'esercito tedesco forte di 300.000 uomini si arresero a Stalingrado. Nella primavera del 1943 i tedeschi furono in grado di reagire con successo nella Terza Battaglia di Kharkov, ma la loro offensiva nella gigantesca Battaglia di Kursk (luglio 1943) fu così fallimentare che i russi furono in grado di contrattaccare e di recuperare il terreno perduto. Da quel momento in poi, l'Armata Rossa avrebbe avuto l'iniziativa ad Est.

Al disastro tedesco di Stalingrado ne seguì un altro in Tunisia, con la perdita dell'ultimo caposaldo dell'Asse in Nordafrica e la cattura di un quarto di milione di soldati tedeschi e italiani (maggio 1943). Subito dopo gli Alleati usarono il Nordafrica come trampolino di lancio per l'invasione della Sicilia, l'Operazione Husky (luglio 1943) e dell'Italia continentale (settembre 1943), che Churchill descrisse come "il ventre molle dell'Europa". Tale operazione non fu ben vista dagli alti comandi alleati, perchè in quel momento si stava preparando l'imponente Operazione Overlord, infatti i soldati alleati avevano a malapena le armi per combattere.

Il 25 luglio Mussolini fu destituito e sostituito con il Maresciallo Pietro Badoglio. L'Italia si arrese, firmando l'armistizio il 3 settembre, reso poi pubblico l'8 settembre, ma le truppe tedesche si mossero a disarmare gli italiani e a difendersi in Italia da soli. Essi stabilirono una serie di resistenti linee difensive sulle montagne, ed i progressi degli alleati rallentarono.

Il 1943 fu anche l’anno della ritirata delle forze dell’asse dal Nordafrica. Avanzando da Est e da Ovest, gli Alleati spinsero i nazifascisti completamente fuori dall'Africa e il 13 maggio 1943 e i resti delle truppe italiane e tedesche in Nordafrica si arresero. Furono presi 250.000 prigionieri, quasi tanti come a Stalingrado.

Il Nordafrica venne usato come punto di partenza per l'invasione della Sicilia e dell'Italia nel 1943.

Il 1944

Il 20 febbraio gli statunitensi iniziano una settimana di bombardamenti delle fabbriche di velivoli tedesche. Nello stesso giorno gli Stati Uniti catturano l'Isola di Eniwetok. Mentre l'offensiva sovietica sul fronte orientale logorava le armate tedesche facendole arretrare oltre i confini originali dell'URSS, gli Alleati invasero la Francia settentrionale con l'Operazione Overlord nel giugno 1944 e liberarono gran parte della Francia e di Belgio e Olanda per la fine dell'anno. Contemporaneamente all'invasione della Francia, gli Alleati conquistarono Roma (4 giugno) e, in poche settimane, il resto dell'Italia Centrale. Dopo una disperata reazione dell'esercito tedesco nell'Offensiva delle Ardenne del dicembre 1944, gli Alleati entrarono in Germania nel 1944.

Conclusione del conflitto

Il 1945 è l’anno della fine del secondo conflitto mondiale. In Germania Hitler ordinò la leva dei ragazzi di quattordici anni, che mando' inutilmente a morire, e quando capì che tutto era perduto si suicidò nel bunker in cui si era rifugiato. Infine, il 7 Maggio 1945, la Germania firmò la resa e la guerra in Europa terminò. Nel Pacifico, invece, la guerra si protrasse per qualche altro mese, ma la cattura alleata di isole come Iwo, Jima e Okinawa, vicine al Giappone, portò quest'ultimo nel raggio d'azione degli attacchi aerei e navali, e all'inizio del 1945, l'Unione Sovietica dichiarò guerra al Giappone, attaccando i suoi possessi in Manciuria ad agosto. Dopo il bombardamento di Tokyo con bombe incendiarie e l'attacco atomico contro Hiroshima e Nagasaki, i giapponesi si arresero il 2 Settembre 1945.

Il quadro dei rapporti internazionali sorto attorno al secondo anno del conflitto vede nella seconda metà del '45 il suo definitivo deterioramento. Gli eventi militari cominciano a delineare l'imminente revisione delle alleanze, così che mentre l'armata tedesca subisce il suo definitivo annientamento sui tre fronti europei, già si vengono chiarendo quali sono i veri interessi in gioco da parte di Stati Uniti e Unione Sovietica.

Alla conferenza apertasi a luglio nel sobborgo berlinese di Potsdam, Truman e Stalin non avevano più nulla da dirsi: ciascuno dei due perseguiva già piani strategici e politici in netta rotta di collisione. E Churchill, forse il vero grande stratega di tutta l'immensa tragedia appena conclusa, era appena stato "licenziato" dai suoi concittadini, stanchi di guerra e di retorica.

Guarda il video sui campi di concentramento durante la seconda guerra mondiale

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