Tesina maturità l'istante

L'importanza dell'istante in fisica, scienze, matematica, storia dell'arte, inglese e italiano: tesina di maturità (8 pagine formato pdf)

Appunto di smanianicola

TESINA MATURITA' L'ISTANTE

L'istante.

L'importanza data all'istante in diverse discipline.
Introduzione
L’istante è una frazione minima di tempo, un momento brevissimo, un attimo. Ma per quanto breve sia questo intervallo, è possibile mostrare come esso occupi posizioni di rilievo in diversi campi: basti pensare alla cosmologia, dove, con il modello standard e in particolare il Big Bang, l’istante iniziale diventa scenario di tutto ciò che portò alla nascita dell’Universo come lo conosciamo, o ancora all’importanza data all’istante nella fisica mediante le grandezze istantanee, espressioni più dettagliate rispetto alle grandezze medie. In campo umanistico invece, la rappresentazione dell’istante è il fine ultimo della fotografia istantanea e dell’Impressionismo, ma non solo: è anche momento di rivelazione e di compresenza di passato, presente e futuro nelle opere di Virginia Woolf o di rottura del tanto combattuto rapporto tra vita e forma in Pirandello.

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L'IMPORTANZA DELL'ISTANTE: TESINA

Ciò che mi ha spinto ad approfondire questo tema nella mia ricerca multidisciplinare è stato l’interesse maturato durante quest’ultimo anno scolastico per l’affasciante e difficile da comprendere teoria del Big Bang e per quello che reputo essere il più innovativo movimento artistico dell’Ottocento: l’Impressionismo.

In entrambi un concetto ritornava frequentemente: l’istante. Da lì è stato facile trovare collegamenti multidisciplinari e la problematizzazione dell’argomento: l’importanza che l’istante assume in varie discipline in contrasto con la trascuratezza cui è soggetto nella vita di ogni giorno.

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L'ISTANTE IN FISICA

Il Big Bang come primo istante dell’Universo
Nei primi decenni del Novecento, l’introduzione della temporalità nell’Universo e più in particolare di un istante primitivo rivoluzionò la cosmologia. Nel ‘600 Newton riteneva che spazio e tempo fossero entità assolute e perpetue e appoggiava la teoria di un Universo immobile e inalterabile, ma le prime giustificazioni matematiche vennero date da Einstein con la Teoria della Relatività Generale e la nuova Teoria gravitazionale, valida in ambiti estremi tra cui le stelle, che nel ‘900 confermò l’ipotesi di un Universo stazionario con l’introduzione della Costante Cosmologica, che si opporrebbe all’attrazione gravitazionale e arresterebbe così il collasso dell’Universo.
Al contrario, nel 1921 Friedmann risolse le equazioni di Einstein giungendo ad affermare che l’Universo fosse in espansione. Indipendentemente, nel 1932 Lemaître arrivò alla conclusione che nei suoi primissimi istanti, l'Universo doveva essere assai diverso da quello attuale. Propose l’origine dell’Universo come la disintegrazione di un unico quantum che riunisse in sé tutta “l'energia-materia” dell'Universo in uno stato di massimo ordine (“atomo primitivo”, primordiale), non individuabile né descrivibile nello spazio e nel tempo, che avrebbero cominciato ad esistere solo dopo questa immensa esplosione, il Big Bang.

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L'ISTANTE IN FILOSOFIA

Il prodotto di tale disintegrazione avrebbe poi riempito progressivamente l'Universo durante la sua espansione. Il termine Big Bang venne coniato nel 1949 da Hoyle, forte sostenitore della Teoria dello Stato Stazionario, durante un programma radiofonico sulla cosmologia con un senso piuttosto dispregiativo.
Friedmann e Lemaître e il loro Universo dinamico furono ignorati, forse perché la comunità scientifica la riteneva una teoria vicina al Creazionismo, anch’esso contrario all’eternità dell’Universo. Lo stesso Einstein rifiutò tale teoria, ricredendosi solo più tardi.