Tesina sulla Terra dei Fuochi

La locuzione Terra dei Fuochi individua una vasta area situata tra le provincie di Napoli e Caserta. Essa è caratterizzata dallo sversamento illegale di rifiuti tossici, da parte della camorra. Tesina sulla Terra dei Fuochi (49 pagine formato doc)

Appunto di anitaveneruso95

TESINA SULLA TERRA DEI FUOCHI

Tesina sulla terra dei fuochi.

Introduzione. Per un campano parlare della sua terra è un po' come quando una mamma parla di suo figlio. Ma un campano è una mamma obiettiva. Una mamma attenta, che osserva, punisce. Punisce, gli occhi chiusi di chi non vuol vedere, punisce le bocche serrate di chi non vuol parlare, punisce un silenzio assordante. Il silenzio che, nel mio piccolo, voglio rompere. C'è la terra bagnata dai veleni, e le risate un po' spente dei bambini: le hanno spente la paura, la puzza, i tumori. Ci sono figli che devono crescere, e chissà se lo faranno mai.
Ci sono prodotti che non partono più dall' Italia, e c'è un'economia bloccata. C'è la disoccupazione, la disperazione. Troppe domande, poche risposte. Perché? “Perché?” è forse per il genere umano la domanda più difficile alla quale rispondere, perché a volte si fanno delle cose senza essere davvero a conoscenza dei veri motivi. “Perché?” è la domanda più inquisitoria del mondo, la più intima, che cerca di entrare nella psiche di una persona.

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ECOMAFIA E RIFIUTI

Ma, “Perché?”, è anche la domanda che ammette spiegazioni e giustificazioni. Dunque, perché? Perché ho scelto questo argomento? Perché suppongo si debba urlare quando ci mettono a tacere. Perché la Campania sta morendo degradata e additata, perché invece di puntarle il dito, io voglio porgerle la mano. Vorrei vedere tante mani pronte a salvarla. E il dito invece vorrei puntarlo alla criminalità organizzata, a tutti questi gran signori che se gli chiedi “perché?”, non te lo sanno dire. A tutti quelli che prima di avvelenarci la vita, non hanno pensato ai figli, ai nipoti, alle generazioni che verranno. Questo mio lavoro, è una forma di denuncia, che non arriverà a molti, ma sicuramente a qualcuno. Perché è questo che bisognerebbe fare: parlarne, come si fa del gossip. Dovremmo passarci l'accaduto di bocca in bocca, dovremmo discuterne per strada, dal parrucchiere, dal salumiere, così che ogni conversazione possa essere una piccola forma di denuncia, che va a costituirne una grande. Questa è la mia piccola -per me grande- denuncia. Ed è per questo che ho raccolto informazioni, mi son chiesta chi dovessi denunciare, con chi me la dovessi prendere. Così ho imparato, facendo queste mie ricerche, i nomi di quelli a cui bisogna puntare il dito. Ho imparato, come hanno avvelenato questa terra, come pian piano è stata avvelenata anche la reputazione di questa nostra Campania. Ho raccolto testimonianze, di gente che calpesta questa terra tutti i giorni, e alla quale getta un'occhiata di paura e tristezza tutti i giorni. Ho appuntato il modo che le persone hanno usato per far rumore nel silenzio, le proteste, alle quali ho cercato di tanto in tanto di partecipare anch'io, per gridare il mio disappunto, come se il mio grido, unito a quello degli altri, potesse tenere in vita i bambini, gli uomini, le donne di questa terra. Ho cominciato quindi a ricercare anche il modo in cui il male si insinua nei loro corpi, arriva ad abitarglieli, fino a divorarseli. Ho ricercato una prevenzione e una cura, come se le mie ricerche potessero guarirli, non farli ammalare. Ci ho messo l'anima, mi sono appassionata, quindi questo è diventato più di un semplice lavoro.
Sono sempre stata dell'opinione che il più grande tumore per le persone sia l'ignoranza, il tenersi all'oscuro di quanto accade, e la più grande cura è la ricerca, l'informazione, il chiedersi cosa ci accade intorno. Dunque il grido più grande, la protesta più grande, sarebbe quella di toglierci le bende, di smetterla di vivere come se la terra non ci appartenesse. La terra dei fuochi è nostra, e brucia di rabbia. Ma il fuoco si può spegnere, dovremmo essere noi l'acqua.

Tema su Napoli e l'emergenza rifiuti: cause e conseguenze

TESINA SULLA TERRA DEI FUOCHI: LA CAMORRA

Capitolo 1
1. Accenni storici sulla camorra
Con il termine camorra si intende l'insieme delle attività criminali organizzate, con particolare influenza sul territorio campano, su quello nazionale italiano ed anche a livello internazionale, che cominciarono a svilupparsi nell'area napoletana.
Iniziarono a maniferstarsi intorno al XVII secolo, e successivamente si espansero anche al di fuori delle zone d'origine. Secondo una delle ipotesi storiche la società segreta che diede origine alla Bella Società Riformata si sarebbe formata a Cagliari nel XIII secolo sotto il nome di Gamurra (probabilmente derivante dalla lingua araba gamuria, repubblica) e poi si sarebbe diffusa a Napoli intorno al XVII secolo.
Tuttavia, in virtù delle notizie storiche accertate, è assai condiviso datare ai primi anni dell'XIX secolo la nascita della camorra intesa come organizzazione criminale segreta, «una sorta di massoneria della plebe napoletana».