Tesina sul Cubismo

Tesina di storia dell'arte sul cubismo: il rapporto con Cèzanne, Picasso, Braque e Picasso, Cubismo analitico e Cubismo sintetico (4 pagine formato doc)

Appunto di ladyguitarist

TESINA SUL CUBISMO

Il Cubismo.

1.1.Il rapporto con Cézanne. Il Cubismo prese le mosse dalla grande mostra delle opere di Cézanne che si tenne a Parigi nel 1906.
Primo ad esserne impressionato fu Pablo Picasso, che nelle sue opere precedenti, che costituivano i cosiddetti periodi “blu” e “rosa” si esprimeva nei toni di un delicato espressionismo simbolista, in cui l’immagine leggermente semplificata di grandi figure si stagliava su paesaggi spogli: l’intera rappresentazione veniva armonizzata, impoverendo e velando le altre tonalità,  giungendo a immagini quasi monocrome, dove le tonalità dominanti dell’azzurro e dal rosa suggerivano il carattere e il significato.

Tesina sul Cubismo analitico, sintetico e primitivo

IL CUBISMO

Il lavoro di Cézanne allontanandosi dalle allusioni simbolisti metteva invece in evidenza la natura intellettuale dell’azione del pittore, riproponeva la necessità di ricostruire sulla tela, con coerenza, il valore degli oggetti e della forma, concreta rappresentazione del rapporto della soggettività del pittore con il mondo: - Immaginatevi Poussin completamente rinnovato sulla base della natura e avrete il classico come io lo intendo – scriveva Cézanne, che aveva studiato una coerente articolazione di mezzi espressivi: attribuiva una precisa funzione al colore e alla forma, capaci di interagire nella descrizione dei volumi. I volumi stessi, riportati alle possibilità espressive della pittura, interagiscono con la superficie piana mediante l’attività sintetica e geometrizzante del pensiero: la distribuzione, lo spessore e il ritmo delle pennellate restituiscono i valori tattili, percepiti attraverso un’acuta sensibilità e connessi, attraverso la memoria e la coscienza, alle percezioni visive; l’articolazione ritmica delle proporzioni e le armonie cromatiche ricostruiscono e sintetizzano i valori della geometria e i rapporti spaziali.
In altre parole la materia degli oggetti diventa, sulla tela di Cézanne, trama di un tessuto pittorico, lo spazio diventa una sintesi di forma e luce-colore.

Tesina sul Cubismo, Picasso e Guernica

CUBISMO PICASSO

1.2 Le Demoiselle d’Avignon.

Nel 1906 Picasso dipinge le Demoiselle d’Avignon in cui ripropone la forza dell’arte iberica primitiva, testimoniata dalla citazione delle maschere e, nello stesso tempo, cerca di liberarsi dalle convenzioni “ottiche” della pittura impressionista e “simboliste” del postimpressionismo: la tela viene infatti nuovamente considerata come un oggetto, una superficie su cui si dispongono le forme, necessariamente in piano, ciascuna restituita secondo il suo aspetto più significativo; le linee fortemente segnate definiscono insieme i margini e la consistenza degli oggetti, che appaiono semplificati e ridotti alle due dimensioni consentite; lo spazio vuoto viene annullato e riempito con la materia sfaccettata degli oggetti stessi.
 Il tema, che aveva qualche spunto provocatorio,  di un immagine di bordello, si trasforma in un più tradizionale gruppo di nudi femminili, che entrava in relazione con le Grandi bagnanti di Cézanne (1905) e con la Joie de vivre di Matisse (1906), recuperando del primo il lavoro sulla trascrizione del volume, del secondo la forza primitiva della sintesi formale.
1908 - 1909 - Nel lavoro degli anni successivi si accentua la sensibilità per il volume con l’analisi condotta sistematicamente sulla rappresentazione dell’architettura, sinteticamente semplificata, e del nudo (1909 Nudi nella foresta), il problema del rapporto tra la superficie piana, il volume degli oggetti e la forma geometrica presente alla coscienza viene sviscerato con una serie di lavori in cui le forme vengono semplificate, schematizzate e organizzate in base ad una logica costruttiva cui viene sottomesso il colore, di cui si esplorano variazioni armoniche su poche tonalità, che contribuiscano alla ricerca di alcuni ritmi fondamentali, che siano punto d’incontro visibile tra la realtà e il pensiero.