Ercolano e Pompei: eruzione del Vesuvio e scavi archeologici

Ricerca sulla storia delle città di Ercolano e Pompei: l'eruzione del Vesuvio, la storia della scoperta e gli scavi archeologici (6 pagine formato doc)

Appunto di sarabianco

ERCOLANO E POMPEI: ERUZIONE DEL VESUVIO E SCAVI ARCHEOLOGICI

Ercolano e Pompei.

Pochi luoghi al mondo presentano il fascino e l’interesse di Pompei ed Ercolano, le cittadine affacciate sul golfo di Napoli, che un improvviso e tremendo cataclisma sottrasse la vita e la vista umana  e che dopo tanti secoli hanno rivisto in gran parte la luce. Nell’anno 79 d.C.
Pompei era una florida cittadina di oltre 20.000 abitanti, situata a sud del Vesuvio, su una piccola altura tra il mare e il fiume Sarno. Anche Ercolano sorgeva ai piedi delle estreme pendici del Vesuvio, a poca distanza da Napoli; meno vasta e importante di Pompei, era però una florida cittadina con ricche dimore signorili
e con più numerose e modeste abitazioni della popolazione di artigiani e di pescatori.Nell’ agosto dell’anno 79, il Vesuvio, che da tanti secoli pareva un monte tranquillo e verdeggiante di boschi, ebbe una ripresa della attività.

Pompei ed Ercolano: eruzione del Vesuvio

POMPEI ED ERCOLANO: ERUZIONE

Il cratere cominciò ad eruttare una spaventosa e incessante nube di ceneri,pietre, lapilli, che saliva ad oscurare il cielo, tra spaventosi boati e bagliori di fuoco. Spinta dalla forza eruttiva o portata dal vento, la nube si allargava a forma di fungo per poi lasciar ricadere il materiale trasportato su tutta la zona circostante. Circa tre giorni durò l’eruzione, che seppellì Pompei e Ercolano sotto una coltre di lapilli e di cenere alta più di sedici metri. A Pompei la maggior parte degli abitanti, ai primi sintomi del cataclisma, aveva abbandonato la città, cercando scampo per mare; solo alcuni non avevano voluto abbandonare le case, quindi furono poche le vittime. Invece la città di Ercolano non fu solamente distrutta dall’eruzione del Vesuvio ma anche da una violentissima alluvione. Sempre ad Ercolano l’alluvione trascinò e mischiò acqua, fango, detriti, materiale di eruzione formando così una massa semiliquida che riempì e cosparse le case, indurendosi poi attraverso i secoli in una massa dura e compatta, molto diversa dal materiale minuto e friabile che ha seppellito Pompei. Su quello strato durissimo, alto fino a 20 metri, sorsero in epoca moderna le case di Resina e questo centro abitato copre gran parte dell’antica Ercolano, ostacolando i lavori di scavo.

ERCOLANO E POMPEI: SCAVI

Per oltre sedici secoli durò il sonno indisturbato delle città sepolte, di cui si era quasi dimenticato che fossero mai esistite; nel 1709 un principe austriaco, nel fare eseguire  dei lavori per lo scavo di un pozzo,raggiunse un muro del Teatro;si fecero allora dei cunicoli sotterranei, che permisero di penetrare nell’interno di vari edifici. Purtroppo i preziosi ritrovamenti vennero manomessi e dispersi nei vari musei. Gli scavi vennero proseguiti tra molte difficoltà, inoltre proseguono tuttora,perché la maggior parte di Ercolano resta ancora da scoprire,sovrastata com’ è dalle case. Ercolano, città più piccola e modesta non ci presenta la vastità e la grandiosità degli edifici pubblici  e privati di Pompei, ma quel tanto che è venuto alla luce dagli scavi è ricco di bellezza e di interesse.