Tesina sulla crisi del '29

Tesina crisi del '29: i modelli e le teorie economiche (10 pagine formato docx)

Appunto di portgas23

TESINA CRISI DEL 29

Modelli e teorie economiche attuate per l'uscita della crisi del 29.
I.    INTRODUZIONE DELLA CRISI DEL 29
A partire dalla metà degli anni ’20 i paesi europei cominciarono a ridurre l’importazione di prodotti agricoli dagli Stati Uniti.

La contrazione del mercato provocò una sovrapproduzione, cui seguì una consistente riduzione dei prezzi. Particolarmente danneggiate furono le imprese costruttrici di macchine agricole e molte banche, non riuscendo a recuperare i crediti concessi, fallirono.
I fattori di rischio presenti nella fase di grande espansione economica cominciavano così a produrre i loro effetti. La corsa al rialzo, che aveva portato il valore dei titoli a livelli mai raggiunti, iniziò ad attenuarsi nel Settembre 1929.

TESINA SULLA CRISI DEL 29 RAGIONERIA

Quando risultò più chiara la tendenza al ribasso, si innescò una reazione a catena che provocò uno spaventoso crollo; in un mese le quotazioni calarono del 40%. Il crollo della Borsa segnò il passaggio dalla crisi alla recessione vera e propria. L’economia si trovò priva dei principali fattori di espansione e la riduzione del potere d’acquisto dei lavoratori (i salari diminuirono più del 50%) provocò una drastica riduzione dei consumi e degli investimenti. Le banche restrinsero i crediti e molte fallirono; i disoccupati superarono il 25% dell’intera popolazione e la produzione industriale calò quasi del 50%. Il collasso dell’economia statunitense ebbe ripercussioni a livello internazionale. Gli Stati Uniti ritirarono i crediti a breve termine dall’Europa ed accentuarono le misure protezionistiche. I governi dei paesi industrializzati, ponendosi come obiettivo principale il risanamento del bilancio nazionale, aumentarono le tasse e cercarono di contenere la spesa pubblica, riducendo gli stipendi dei pubblici dipendenti. In Europa il ritiro dei capitali statunitensi causò il fallimento di numerose banche e di molte piccole e medie aziende.

Tesina sulla crisi del '29 e New Deal

TESINA SULLA CRISI DEL 29 LICEO SCIENTIFICO

II.    MODELLO CLASSICO
Lo sviluppo delle economie capitalistiche era una gara tra progresso tecnologico e incremento della popolazione, dove il primo resta in vantaggio ma raggiunge poi una situazione di ristagno.
La produzione totale (P) dipende dalle dimensioni della forza lavoro (L), dallo stock di capitale (K), dall’ammontare della terra disponibile (Q) e dal livello della tecnica (T). Utilizzando (f) come “funzione di” o “dipende da”:
P = f (L,Q,K,T)
La produzione totale dipende quindi dall’ampiezza della forza lavoro, dall’offerta di terra, dallo stock di capitale, dalle proporzioni in cui questi fattori della produzione sono combinati tra di loro e dal livello di energia. Terra viene intesa come “offerta di risorse conosciute ed economicamente utilizzabili”.
Gli economisti classici sottolinearono la necessità di accumulazione di capitale e del risparmio piuttosto che del progresso tecnologico come fattore indipendente.
T = T (I)
Il livello della tecnologia dipende dal livello degli investimenti.
I capitalisti si aspettano di ricavare dagli investimenti dei profitti che dipendono in gran parte dai profitti percepiti attualmente