Medici e soldati: protagonisti semplici di una Grande Guerra

Tesina di maturità che analizza il periodo storico della Prima guerra mondiale e del dopoguerra dal punto di vista dei soldati che vi parteciparono in prima linea, dei medici che si trovarono di fronte a ferite fisiche e morali (traumi, nevrosi) e degli intelettuali influenzati dal tragico evento (differenze tra entusiasmo iniziale e pessimismo alla fine del conflitto) (54 pagine formato pdf)

Appunto di giuliatedoldi

MEDICI E SOLDATI: PROTAGONISTI SEMPLICI DI UNA GRANDE GUERRA

Medici e soldati: protagonisti semplici di una grande guerra.


PREMESSA TESINA
La fonte d‟ispirazione per questa tesina è stata la mia visita all‟ex-ospedale militare di Franja in Slovenia, oggi adibito a museo, dove passeggiando tra le baracche di legno e osservando i resti dei letti e della strumentazione di soccorso ho potuto rendermi veramente conto della grande opera di solidarietà e del lavoro disinteressato dei volontari medici per alleviare le sofferenze dei feriti di guerra.
Molto peso nella scelta dei temi trattati ha avuto anche il desiderio mio personale di riflettere sulle diverse interpretazioni, sia positive che negative, che, nel corso della prima guerra mondiale, sono emerse riguardo a una professione, quella del medico, che in futuro mi piacerebbe esercitare con consapevolezza.
Il periodo storico indagato, la Grande Guerra, mi è sembrato essere quello in cui emersero più chiaramente e per la prima volta le contraddizioni insite nella società moderna, disumanizzata e dominata dall‟egoismo, e gli effetti negativi della tecnologia, segni della crisi di un‟epoca “malata”.

Storia della Croce Rossa Internazionale

I CAPPELLANI MILITARI D'ITALIA NELLA GRANDE GUERRA

Questo mio lavoro ha inoltre lo scopo di presentare la storia mettendo in luce le esperienze di vita di quelle persone semplici, soldati e medici, che, catapultati nell‟infuriare degli eventi bellici, si sono improvvisamente trovati a dover scegliere tra il rispetto degli ordini delle autorità e i propri valori morali, rendendosi in questo modo responsabili delle proprie azioni come veri protagonisti del loro tempo.
INTRODUZIONE
Questo lavoro inizia delineando quelle caratteristiche che oggi, nell‟immaginario comune, sono divenute simbolo della prima guerra mondiale: le armi tecnologiche (mitragliatrici e gas tossici) derivate dalla rivoluzione industriale del XIX secolo che, cantate dai futuristi nella speranza di realizzare un mondo nuovo attraverso la guerra, provocheranno invece un altissimo numero di morti e feriti; e la trincea che rappresenta la fase lunga e logorante delle manovre militari, fatta di disagi e assalti suicidi in cui si lanciavano le truppe con lo scopo poco attraente di conquistare soltanto pochi palmi di terra.

Croce Rossa: tesina di maturità

RUOLO DELLA CROCE ROSSA NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE

Il secondo capitolo tratta il tema del soccorso medico di guerra considerando prima i principi e gli ideali all‟origine di un‟ importante istituzione quale è la Croce Rossa e passando poi al piano pratico esaminando i preparativi della Sanità Militare per la guerra, l‟allestimento degli ospedali e l‟attività di assistenza dei feriti svolto dal nuovo Corpo delle Infermiere Volontarie. Il diario del Capitano Medico Gregorio Soldani lascia un‟idea delle difficoltà in cui i medici si trovarono ad operare e il triste ricordo dei soldati caduti; mentre le parole di D‟Annunzio e le immagini delle opere commemorative esprimono il riconoscimento di quei sanitari, nobili d‟animo, che persero la vita in servizio.
Dopo un breve bilancio delle vittime della guerra, sono passata ad approfondire gli effetti traumatizzanti che proprio il contatto con la morte e la precarietà della vita, temi ricorrenti in molte poesie di Ungaretti, producevano nella psiche del soldato, alienata dalle penose condizioni di permanenza al fronte, dal costante stato di tensione e di paura, dalla mancanza della patria e degli affetti, che potevano portare alla depressione, la cosiddetta “nevrosi,” o a comportamenti insoliti per un militare come l‟instaurazione di legami solidi con gli altri camerati o perfino col nemico, basati sul senso di solidarietà e sulla condivisione di una sorte comune.

Questo fenomeno lo si può trovare anche dopo la fine del conflitto nelle associazioni di reduci che, addestrati alla vita militare ed estranei ai valori borghesi, si ritirano nella memoria delle imprese belliche o aderiscono ai nuovi Fasci di Combattimento per ottenere il meritato riconoscimento del loro valore militare.