Jazz e Fascismo: tesina maturità

Tesina di maturità sul jazz e il fascismo (3 pagine formato doc)

Appunto di carny

JAZZ E FASCISMO: TESINA MATURITA'

Il jazz è un genere musicale che nasce negli USA alla fine del XIX secolo dall’incontro di due culture musicali, quella europea e quella afro-americana.
Alla base, è una musica “povera” suonata da “poveri”.
Nasce dai canti di lavoro (i work songs) eseguiti nelle piantagioni di cotone e nei cantieri, dai canti religiosi (spirituals) delle messe, dei funerali e di altre cerimonie.

Il jazz si sviluppa, inoltre, dal blues, espressione dei sentimenti del vivere quotidiano, da cui si diramano il country blues (delle piantagioni) e il city blues (dell’ambiente urbano, canto accompagnato dagli strumenti).
Questi canti, infatti, venivano eseguiti dagli schiavi africani che furono deportati in America nel XVI secolo.
Il canto era la loro principale forma di espressione. Si basava sull’improvvisazione, elemento che caratterizza il genere jazz, che è un dialogo tra il solista e il coro.
Essa si sviluppa da un tema (una struttura armonica di base) e il canto veniva accompagnato dal ritmo delle percussioni, di evidente derivazione africana.

Jazz e razzismo: tesina terza media

LA MUSICA NEL FASCISMO

Bisogna aspettare i primi anni del ‘900 prima che il jazz arrivi dai campi di lavoro alla città. Agli albori del Novecento approda a New Orleans, porto fluviale della Louisiana, dove si canta e si suona principalmente per le strade, a volte in alcuni locali.
È proprio a New Orleans che il ragtime (= tempo lacerato), genere pianistico finalizzato al ballo senza improvvisazione e caratterizzato da grande virtuosismo, si fonde con le tradizioni musicali africane.
Inoltre, stabilitosi in città, si formano le “Jazz Band”, orchestrine che suonano nei locali delle città.
In Italia, si userà a lungo il termine “Jazz Band” per indicare il genere musicale suonato, ma “band” si riferisce al gruppo musicale, non al genere suonato.
È il 1917 quando viene inciso il primo disco della storia del jazz, dall’Original Dixieland Jazz Band con il cornettista Nick La Rocca.
Il percorso discografico del genere della musica jazz, tuttavia, si avvia solo dopo la prima guerra mondiale, quando migliaia di neri si trasferiscono a Chicago per trovare maggiori opportunità di lavoro garantite dallo sviluppo industriale della città , che diventa il nuovo baricentro jazzistico.
Grazie al mercato discografico, ma soprattutto in merito all’opera di diffusione da parte dei programmi radiofonici, questo genere musicale esplode negli Stati Uniti negli anni ’20, con delle evoluzioni di stile rispetto alle origini dovute allo sfruttamento delle possibilità espressive di strumenti come il contrabbasso, il pianoforte, la chitarra.

Il jazz e Louis Armstrong: riassunto

CENSURA MUSICA FASCISMO

Vorrei ora soffermarmi in particolare sul rapporto tra il jazz e la cultura dell’Italia fascista : il regime fascista inizialmente si dimostra tollerante nei confronti del jazz; Mussolini stesso lo considera “ballabile” e “divertente”. Nella Lettera, Verbale XVIII, scrive:
                        “Non ho molto tempo disponibile per andare al teatro dove preferisco la musica
                         lirica e gioiosa, il lirismo guerriero e personale di Verdi e Wagner e la giocondità                                                              
                         di Rossini. Non vi stupirete se vi dico che non ho nessuna antipatia per il jazz come
                         ballabile e divertente.”

Tesina sul jazz

JAZZ: TESINA MATURITA'

Le parole del Duce contengono però un paradosso, perché il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Economia Nazionale, nel periodo delle leggi fastiscissime (gennaio del 1926) con una delibera, innalza la musica italiana a primato universale. Nella seconda parte del documento si legge:
  “Il governo, a conoscenza della perfezione ormai raggiunta dall’industria nazionale, ne impone la preferenza, il consumatore intelligente ascolterà volenterosamente tale obbligo.