Crisi petrolifera e terza rivoluzione industriale: tesina

Tesina di storia sulla crisi petrolifera, terza Rivoluzione industriale, scoperte scientifiche, internet e informatica (4 pagine formato docx)

Appunto di anna29296

CRISI PETROLIFERA E TERZA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

Crisi petrolifera e terza rivoluzione industriale.

1. I “trent’anni gloriosi”. L’economia mondiale crebbe in un modo incredibile, eccezionale dal 1945 al 1973. Questo periodo di crescita venne definito come i “ trent’anni gloriosi”, anche perché durante questi anni il PIL mondiale si triplicò. Con la sigla PIL, cioè Prodotto Interno Lordo, si indica la ricchezza di un Paese, di più Paesi insieme o di tutto il mondo a seconda di ciò che viene prodotto.
Questa incredibile crescita economica fu dovuta principalmente a tre fattori: i consumatori aumentarono in seguito all’incremento demografico, gli investimenti dello Stato e dei privati crebbero, le materie prime come il petrolio erano disponibili in grande quantità e a basso costo. La crescita economica fu più evidente in Italia, in Giappone e nella Germania Federale, in cui prese il nome di Miracolo economico

Storia del petrolio: riassunto

CRISI PETROLIFERA 1973

2. La prima crisi petrolifera. Nel 1973 la Siria e l’Egitto dichiararono guerra a Israele perché non volevano permettergli di esistere. La guerra prese il nome di guerra del Kippur perché inizio il giorno della festività ebraica dello Yom Kippur. L’Egitto e la Siria furono sostenuti dai Paesi arabi e anti-americani, Israele fu sostenuto dagli USA e dai Paesi europei. La guerra finì dopo una ventina di giorni senza vinti né vincitori, però i Paesi arabi dell’OPEC, sigla di Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio, decisero di punire i Paesi Occidentali, amici di Israele, riducendo la produzione di petrolio e aumentandone il prezzo. Nel 1974 il prezzo del greggio si era quadruplicato ed aveva causato l’inizio di una crisi economica mondiale.

CONSEGUENZE CRISI PETROLIFERA 1973 IN ITALIA

Vennero particolarmente colpiti dalla crisi i Paesi dell’Europa Occidentale, che cercarono dei rimedi per diminuire l’utilizzo del petrolio e per evitarne sprechi, ad esempio: fu vietato circolare in macchina la domenica, i programmi televisivi vennero fatti finire prima, l’illuminazione delle strade venne ridotta, furono imposte riforme energetiche. La crisi portò anche a risultati positivi: la Norvegia scoprì dei giacimenti petroliferi presenti nel Mare del Nord, tutti i Paesi incominciarono ad interessarsi ad altre fonti di energia come il gas naturale e l’energia atomica per alternarle all’utilizzo del petrolio e per cercare di svincolarsi dalla dipendenza dai Paesi arabi. Nonostante ciò, l’industria risentì ugualmente della crisi, non riuscì a svilupparsi come nei “trent’anni gloriosi” e iniziò addirittura a decadere, come accadde nell’Europa Orientale, in cui i Paesi non avevano abbastanza soldi per modificare e modernizzare gli impianti industriali.

La crisi petrolifera del 1973 si concluse dopo una guerra tra Iraq e Iran che causò l’aumento dell'estrazione del petrolio e quindi l’abbassamento dei prezzi. La crisi, però, servì a far capire agli uomini che il petrolio non era l’unica fonte di energia disponibile ma ce ne erano altre meno inquinanti e più convenienti.