Tesina sulla mafia: una storia di potere e droga

Breve tesina di scuola superiore sul tema della mafia e della droga (2 pagine formato docx)

Appunto di gabrylumegghiu

TESINA SULLA MAFIA: UNA STORIA DI POTERE E DROGA

La mafia: una storia di potere e droga.
Con il termine “mafia” si intende la delinquenza organizzata, che persegue il lucro illegale, mediante lo spaccio della droga, il traffico di armi, le speculazioni edilizie, l'imposizione di tangenti ad imprese pubbliche e private, la gestione di sequestri di persona, imponendo la propria criminale volontà con mezzi terroristici ed intimidatori, con la corruzione, e con la connivenza interessata dei ceti dirigenti. Questa organizzazione criminale prende il nome generale di mafia in tutti i paesi dove esiste, ma in Italia ha potuto assumere altre denominazioni come: “Cosa nostra” in Sicilia, Camorra a Napoli, 'Ndrangheta in Calabria e “Sacra Corona Unita” in Puglia.
Secondo alcuni, la parola “mafia” può derivare dal grido di battaglia adottato da alcuni gruppi di ribelli durante i vespri siciliani del 1282 a Palermo, col significato esteso di: Morte alla Francia Italia Anela; altri invece credono che il termine derivi dalla parola araba Ma-Hias (traducibile con spacconeria), o da Mu’afak (protezione dei deboli), secondo altri il termine deriva invece da una parola di origine toscana, mafìa, miseria.
Ma il termine assume il significato moderno nell'opera teatrale: I mafiusi de Vicaria (1863), per poi essere usato ufficialmente, con il significato di organizzazione criminale, nel 1865 dal procuratore di Palermo F.A.Gualtiero.

Tesina sulla mafia per la maturità


IL FENOMENO MAFIA

Il fenomeno mafioso nasce in Sicilia intorno al 1812 e sfruttava il sistema latifondista.
Questo sistema, ancora di stampo feudale, era organizzato secondo una struttura a piramide che prevedeva al vertice un proprietario terriero, un'estesa base di contadini e braccianti, e un centro composto da una numerosa gerarchia di “vassalli”, che controllavano tutto il lavoro e le riscossioni.
Questa sorta di “classe media” venne usata nei confronti dei contadini e dei braccianti, dagli aristocratici per mantenere i loro privilegi che il nuovo governo aveva messo in pericolo.

Tesina sulla mafia, "la voce del silenzio"


TESINA SULLA MAFIA SICILIANA

Sfruttando la diffusa ostilità verso un'autorità statale lontana e ignara della situazione siciliana, la mafia si trasformò, diventando il sostituto dell'ordine legale, intervenne nell'amministrazione della giustizia e nella gestione dell'economia, avviando una serie di attività al limite della legalità ( o del tutto illegali) dalle quali la “famiglia” traeva sostentamento; da qui si sviluppò la struttura della mafia siciliana organizzata in “famiglie” (o cosche), autonome e cooperanti, composte da pochi componenti e guidate da uno o più capi.
Lo spirito mafioso era basato su un rigido codice d'onore e sull'omertà, i conflitti , le contese e i reati andavano regolati all'interno della comunità, facendo ricorso alla mediazione, ma anche all'intimidazione e alla violenza. Venivano condannati i rapporti con le autorità statali e il passaggio di informazioni veniva duramente punito (anche con la morte).
Secondo alcune fonti nell'esercito garibaldino vi erano più di ventimila picciotti (così venivano chiamati i piccoli mafiosi) che avevano sperato di ottenere delle terre dopo la sconfitta dei Borboni, cosa che non avvenne, infatti, dopo lo scioglimento delle camice rosse, queste terre vennero vendute per pochi soldi ai grandi proprietari terrieri, è in questo clima che ci fu la prima strage ad opera dei mafiosi: la notte dei pugnalatori di Palermo (1 ottobre 1812), in questa notte vennero uccisi per le vie di Palermo numerose persone, tra gli arrestati ci fu anche il primo “pentito” che poi venne liberato in quanto la famiglia testimoniò la sua pazzia.
 

Tesina sulla mafia, dalle origini ai giorni nostri