Il movimento operaio: tesina

Tesina sul movimento operaio, spesso ispirato al pensiero socialista, la Pirma e la Seconda Internazionale (2 pagine formato doc)

Appunto di mili97

IL MOVIMENTO OPERAIO: TESINA

Il movimento operaio.

La seconda metà del XIX secolo vide in tutta Europa e negli Stati Uniti l’affermazione del sistema economico industriale capitalistico e delle classi dette borghesi. Contemporaneamente, negli stessi paesi trasformati e modernizzati dal capitalismo si pose, quello che fu chiamata “questione sociale”, cioè il problema delle condizioni di vita e di lavoro degli operai e delle classi lavoratrici in generale.             
Tra i lavoratori si andò sempre più diffondendo una nuova consapevolezza dei propri diritti e cominciò così a prendere forma, un movimento operaio organizzato, spesso ispirato alle idee del socialismo.

Storia del lavoro in fabbrica, tesina

LE ORIGINI DEL MOVIMENTO OPERAIO E IL PENSIERO SOCIALISTA

Ai problemi e alle disuguaglianze sociali poste dallo sviluppo del capitalismo cercò di dare risposta, anche il mondo cattolico. In molti paesi d’Europa coinvolti dal processo di industrializzazione, cominciarono a nascere e diffondersi società operaie chiamate in vario modo: “società di mutuo soccorso”, “associazioni di mestiere”, “leghe”.


Le società di mutuo soccorso nascono e si diffondono nel corso dell’ottocento; la parola “mutuo” significa “soccorso” infatti, queste società avevano lo scopo di aiutare l’operaio durante qualche infortunio, malattie, licenziamenti garantendo loro un salario, ma anche distribuendo generi di consumo e pensioni.
Queste associazioni erano forme di cooperazione, nate per difendere e assistere i lavoratori: esse si ponevano l'obiettivo, anche attraverso le lotte sociali e le riforme, di ridurre i salari e l'orario lavorativo, ma anche la tutela del lavoro minorile e femminile.

La storia dello sfruttamento del lavoro minorile: riassunto

MOVIMENTO OPERAIO 1848

La Prima e la Seconda Internazionale
In seguito tra il XIX e il XX secolo Karl Marx e Friedrich Engels, due intellettuali tedeschi che facevano parte del comunismo, elaborarono una teoria che avrebbe ispirato i movimenti operai, così nel 1848 pubblicarono il manifesto del partito comunista. Esso rappresentava tutti i conflitti tra le classi: dal mondo antico, al medioevo, fino all’età moderna. Dopo aver scritto il Manifesto, approfondisce le sue ricerche e teorizzazioni pubblicando il Capitale. Nel 1864 Marx fondò a Londra l’Associazione internazionale dei lavoratori o Prima Internazionale, con lo scopo di collegare tutte le organizzazioni presenti in Europa e di potenziarne la capacità di lotta. L’influenza della Prima Internazionale fu molto significativa tanto che nel 1876 venne sciolta. Nel 1889 nacque la Seconda Internazionale, attiva fino al 1914. La Seconda Internazionale si trovò ad occuparsi di problemi pratici: doveva trovare la via per realizzare concretamente il socialismo, costruendo nelle varie città partiti proletari. Così, su quest’ultimo punto, la Seconda Internazionale si divise fra coloro che pensavano a una soluzione rivoluzionaria e coloro che invece erano disposti a collaborare con i “borghesi”, seguendo una via graduale di riforme sociali, per migliorare  le condizioni delle masse lavoratrici.