Tesina sul regime nazista e Hitler

Tesina di maturità sul regime nazista: la storia del nazismo al potere (1 pagine formato doc)

Appunto di lory84

TESINA SUL REGIME NAZISTA E HITLER

Il regime nazista.

Il nazismo al potere - L’ascesa politica di Hitler iniziò a Monaco nel 1920, dove fondò il Partito nazionalsocialista operaio tedesco, proseguì con il fallito col¬po di stato del 1923, fino ai clamo¬rosi successi elettorali dei primi an¬ni trenta, che lo spingeranno, dopo la nomina a cancelliere nel 1933, ad assumere la guida del governo. L’ideologia nazista mescolava ri¬sentimento nazionalista per la guerra perduta a suggestioni socia¬liste, seppure di un socialismo an¬timarxista fondato sull'esaltazione della comunità e dello spirito del popolo.
Il nazismo attecchì spe-cialmente nel ceto medio immise¬rito, ma anche tra i gruppi indu¬striali, che ne apprezzavano la ve¬na antisindacale.

Tesina sul regime fascista


LA GERMANIA NAZISTA

Dinanzi alla crisi devastante della società tedesca l'antisemitismo agì da collante ideologico; l'ebreo si trasformò in capro espiatorio e di tutte le tensioni, rappresentazione umana del male, del nemico da estirpare, della "razza inferiore" da cancellare. Il successo del nazismo fu propor-zionale alla gravità della crisi di Weimar. La crisi economica del 1929 ruppe il fragile equilibrio dei governo di coalizione, esponendo il paese alla radicalizzazione del con¬flitto. I gruppi diligenti economici credettero di poter fare del nazismo il perno su cui costruire un nuovo blocco politico conservatore.

Tesina sul regime nazista


TESINE MATURITA': SISTEMA TOTALITARIO

Il sistema totalitario. Una volta salito al governo, nel 1933, Hitler fugò ogni equivoco, as¬sumendo pieni poteri, cancellando tutte le libertà democratiche ed eli¬minando fisicamente gli oppositori interni ed esterni al nazismo. Lo stato totalitario cancellò ogni autonomia degli organismi istitu¬zionali, identificandosi completa¬mente nella volontà suprema del capo. Il regime ebbe l'assoluto controllo della società e degli indi¬vidui. Il culto del lavoro e l'esalta¬zione rituale del capo e dello spiri¬to tedesco divennero le armi pro¬pagandistiche di cui esso si servì per costruire il consenso. In un tragico crescendo, l'antise¬mitismo assunse aspetti sempre più radicali, fino alla promulgazio¬ne delle leggi razziste di Norimber¬ga (1935) e alla persecuzione fisica contro gli ebrei, che trovò la sua massima e più terribile espressio¬ne nelle deportazioni e nello ster¬minio di massa perpetrato ne: campi di concentramento. La cultura economica del nazismo era di tipo dirigista, ma non anticapi¬talista. Essa favorì lo sviluppo del ca¬pitalismo monopolistico dei grandi gruppi dell'industria pesante e chi¬mica, raggiungendo un alto livello d occupazione e preparando il paese all'inevitabile conflitto militare, ne¬cessario per conquistare lo "spazio vitale" spettante alla Germania.