traduzioni di 4 famose versioni

titoli: Proemio di "Vite dei Massimi Condottieri" di Nepote; De Bello Gallico 1,3; Capitolo LIV degli "Annales" di Tacito; Il cursus honorum di Caio Mario. (2 pagine formato doc)

Appunto di roma1990
Proemio di "Vite dei Massimi Condottieri" di Nepote Proemio di "Vite dei Massimi Condottieri" di Nepote Non dubito, Attico, che molto numerosi saranno coloro che giudicheranno questo mio modo di scrivere la storia, leggero ed inadeguato a grandi uomini, dato che vi si legge, per esempio, chi sia stato il maestro di musica di Epaminonda o si menziona tra le sue belle qualità l'agilità nella danza e la bravura nel suonare il flauto.
Ma saranno probabilmente persone che, ignorando la cultura greca, crederanno di dover approvare soltanto ciò che è conforme al loro proprio modo di vivere. Ma quando avranno imparato che il criterio circa il ben fatto e il mal fatto non è uguale per tutti e che ogni cosa deve essere giudicata secondo le tradizioni dei propri avi, non si meraviglieranno che nella trattazione delle virtù dei Greci io mi sia uniformato alla loro forma di civiltà.
Così non era vergognoso per Cimone, grandissimo tra gli Ateniesi, avere per moglie la sorella germana, perché i suoi concittadini seguivano la stessa usanza, mentre ciò, secondo i nostri costumi, è scandaloso. A Creta era segno di distinzione per i giovani l'essere stati amanti di molti. A Sparta non c'è vedova tanto nobile che non possa darsi alla prostituzione per guadagno. Così anche in tutta la Grecia si aveva per grande onore l'essere proclamato vincitore alle Olimpiadi, fare scene o esibirsi negli spettacoli non era ritenuto disonorevole per alcuno: tutte cose che da noi sono parte infamanti, parte umilianti e parte contro il decoro. Invece moltissime azioni giudicate decorose da noi invece sono giudicate turpi da loro. Chi dei Romani si fa scrupolo di portare la moglie al banchetto? o quale matrona non si fa vedere nell'atrio della casa o frequentare la società? In Grecia invece l'uso è molto diverso. La donna non è ammessa a conviti che non siano di congiunti e si trattiene solo nella parte più interna della casa, chiamata gineceo, dove nessuno può entrare se non uno stretto parente. Ma mi distoglie dal diffondermi più a lungo in codesta materia sia la mole dell'opera sia una certa fretta di dar corso a quello a cui ho accennato. Vengo quindi all'argomento propostomi e tratterò in questo libro della vita di alcuni grandissimi condottieri. De Bello Gallico 1,3 Spinti da questi motivi e scossi dall'autorità di Orgetorige, stabilirono di disporre l'occorrente alla partenza: adunare il maggior numero di bestie da soma e di carriaggi che si potesse acquistare, eseguire il massimo delle semine per non mancare di grano durante il viaggio, stabilire una pace amichevole con le nazioni limitrofe. per compiere questi preparativi giudicarono sufficiente un biennio, e al terzo anno fissano per legge la partenza. A realizzarli viene scelto Orgetorige. Questi nel corso delle ambascerie che compì presso varie nazioni convince Castico figlio di Catamatalde - un sequano il cui padre aveva dominato per molti anni sul suo popolo ed era stato proclamato dal Senato amico del popolo romano - a