Antropologia ed etnoscienza: riassunto
Dalla nascita dell'antropologia all'etnoscienza, materiale utile per uno studio introduttivo dell'antropologia culturale (48 pagine formato doc)
ANTROPOLOGIA ED ETNOSCIENZA
Antropologia culturale.
Cap. 1 = nascita dell'antropologia. Nell’autunno 1799 vide la luce la “Società degli Osservatori dell’uomo “nata per iniziativa di Louse-François Jauffret. Cose c è di più adatto,spiega Jauffret,per illuminare i punti oscuri della storia primitiva,che comparare allo stesso tempo gli usi,le abitudini,i costumi,il linguaggio dei popoli. Jouffret e i suoi collaboratori non erano antropologi nel senso moderno del termine,ma questa affermazione costituisce la 1° formulazione di un piano di ricerca in cui lo studio dell’uomo si costituisce tanto come sapere empirico quanto come disciplina teorica. Ma la società degli Osservatori dell’uomo non nacque dal nulla,quando Jouffret e i suoi collaboratori le diedero vita la letteratura sui selvaggi era già abbastanza ampia .Nel 1724 il gesuita francese Joseph –François Lafitau aveva pubblicato “I costumi dei selvaggi americani comparati con quelli dei tempi più antichi”. Un’opera che costituisce un punto di incontro fra la tradizione della letteratura da viaggio e quella che affonda le proprie radici nel terreno della problematica ideologica. Tale opera costituisce l’inizio di una nuova disciplina, l’ETNOLOGIA. “I costumi dei selvaggi americani ..” fu scritto dopo anni di permanenza dell’autore fra gli URONI e gli IROCHESI della zona dei Grandi Laghi americani, tra gli Stati Uniti e il Canada attuali.In quest’opera Lafitau adotta una sorta di metodo comparatico al fine di mostrare l’esistenza presso tutti i popoli ,dell’ ‘idea di un essere superiore,comparandoli così con la società classica e pre-classica.Tesina sul concetto di perdita della presenza di De Martino
ANTROPOLOGIA CULTURALE
Dal 1792 ,anno di costituzione della 1 Repubblica Francese ,quell’ idea di ragione che aveva costituito il motivo della critica illuminista verso il potere assoluto diviene essa stessa strumento di potere. L’enciclopedia vivente di Cabanis è l’esempio che meglio di ogni altro esprime il progetto realizzato da alcuni intellettuali e scienziati francesi per fare della scienza un servizio sociale.
Il Comitato d’ Istruzione nazionale costituì un Istituto nazionale allo scopo di svolgere delle ricerche in campo sociale,politico,economico,geografico etc. Nel 1805 ,insieme alla Società degli Osservatori dell’uomo chiuse anche quell’etnologia che Jouffret aveva concepito come studio e comprensione delle differenza. Quell’atteggiamento intellettuale che aveva progettato lo studio comparato dei selvaggi subiva un’eclissi destinata a protrarsi per buona parte del XIX secolo.
ANTROPOLOGIA CULTURALE: RIASSUNTO
Durante gli anni di dittatura fascista ci fu chi non aderì al regime, tra questi l’intellettuale Ernesto de Martino, filosofo,che mise in atto una critica che chiamò naturalismo. Con questo termine indicava l’atteggiamento teorico caratterizzante sia la scuola francese di ispirazione durkheimiana ,sia quella storico-culturale tedesca ,sia la prospettiva funzionalista. Come B.Croce, De Martino, criticava l’incapacità di questi indirizzi di pensare l’esperienza storica dei primitivi all’interno di una filosofia dello spirito che fosse in grado di restituircene il senso.